Arrivato quasi per sbaglio, sottotono, come sostituto di Biabiany che non aveva superato le visite mediche: è l’agosto del 2014, Jack Bonaventura diventa un nuovo giocatore del Milan e firmando il contratto scoppia in un pianto liberatorio di chi sa che ha faticato tanto per un’occasione del genere e che non vuole lasciarsela scappare. Sei anni dopo il matrimonio col rossonero finisce, ma è un divorzio dolce: Bonaventura lascia al momento giusto, senza essere un peso per la società e con il rimorso di molti tifosi e addetti ai lavori convinti che un altro anno dell’ex atalantino possa fare molto comodo al Diavolo.
Le strade di Bonaventura e del Milan, dunque, si dividono dopo 184 presenze e 35 gol con la maglia rossonera cucita addosso. La scelta della prossima tappa per il marchigiano è intrigante: da una parte il ritorno all’Atalanta, che ha lasciato in lotta per non retrocedere e che ritroverebbe come uno dei club più affascinanti e dinamici d’Europa con l’obiettivo di stupire tutti ancora una volta, dall’altra l’ambizioso Benevento di Filippo Inzaghi, con tutte le intenzioni di non ripetere l’unico disastroso precedente nella massima serie.
This post was last modified on 6 Agosto 2020 - 23:57