In occasione del lancio di un’app di fitness online Zlatan Ibrahimovic ha parlato ai microfoni di Sportmediaset del Milan e del suo futuro. Ecco le parole dello svedese:
Sul Milan che non è più il Milan di 10 anni fa: “Lo posso dire perchè ero qua 10-11 anni fa, quando ero giovane. Adesso dicono tutti che sono vecchio, ma l’importante è quello che fai in campo. Ovvio che non sia lo stesso Milan di prima: è un’organizzazione totalmente differente, fanno cose differenti e anche la squadra non è la stessa. Poi anche gli obiettivi forse sono diversi, adesso. Il Milan che ho vissuto prima è il Milan che ho io in testa. Per questo ho detto che il Milan attuale non è quello di 10 anni fa. Però non è che dobbiamo fermarci qua e pensare al passato, al contrario dobbiamo pensare al futuro e fare il meglio possibile. Non dobbiamo pensare negativo, perchè pensieri negativi portano solo negatività e non voglio sia così. Voglio aiutare per migliorare e fare le cose nel modo migliore possibile”.
Se la considerazione sul Milan attuale diverso da quello passato sarà decisiva per la propria permanenza: “Se non dovessi rimanere non è perchè non è più il vecchio Milan. Quando sono arrivato qua 6 mesi fa la situazione era come era, venivo con la passione e la voglia di aiutare. Voglio vedere il Milan lottare per il primo posto, giocare in Champions e avere i campioni in squadra. Volevo aiutare la squadra, permettergli di avere il feeling con un giocatore che ha esperienza di vittoria e che ha giocato con dei campioni, che a loro volta erano i miei esempi quando ero giovane. Era una sfida differente. Però adesso mancano 2-3 settimane, giochiamo per arrivare il più in alto possibile”
Sul suo futuro in rossonero: “Sul prossimo anno, dico la verità, non lo so. Mino (il suo agente Raiola, ndr) mi ha chiamato l’altro giorno e mi ha chiesto solo una cosa, se mi stessi divertendo a giocare a calcio. E io ho risposto di sì. Quella è la cosa più importante. Se il mio desiderio è restare al Milan? Dipende quali sono gli obiettivi. Europa League non sarebbe un obiettivo? Sono andato al Manchester United, giocavamo l’Europa League e l’abbiamo vinta l’Europa League. Serve obiettivi e stimoli di giocare per qualcosa. Non gioco per il contratto, gioco per le sfide e per avere un risultato per il lavoro”.
This post was last modified on 10 Luglio 2020 - 18:49