Intervistato da Sportweek, Adriano Galliani ha ripercorso le tappe della sua carriera da dirigente, prima del Milan e ora del Monza. Ecco le sue dichiarazioni:
“Il Milan di Berlusconi nasce davvero l’1 luglio dell’87, quando scegliemmo Arrigo Sacchi come allenatore. Poco dopo arrivano i due stranieri, Gullit e Van Basten. Ancelotti? Chiamo Carlo Ancelotti la sera dell’esonero di Terim, il 4 novembre 2001, dopo la sconfitta contro il Torino e il rigore sbagliato da Inzaghi. Se Pippo non sbaglia, Carletto firma col Parma. La finale di Manchester? Ho rivisto il rigore di Sheva infinite volte alla Tv e ogni volta ho temuto che non facesse gol. Allegri? Dei suoi anni ricordo con gusto la vittoria della Supercoppa a Pechino sull’Inter. Ma, non me ne voglia Max, la storia del Milan è stata contrassegnata da tre allenatori: Sacchi, Capello e Ancelotti. La Supercoppa del 2016 vinta contro la Juventus? Vinciamo ai rigori: prima la paratona di Donnarumma su Dybala, poi il rigore di Pasalic, che i cinesi venuti dopo di noi hanno lasciato andar via, non ho mai capito il perché. Il presente al Monza? Per arrivare subito in Serie A, sono disposto ad andare a piedi dal Brianteo a San Siro”.
This post was last modified on 27 Giugno 2020 - 18:34