Non si fermano le attività organizzate nell’ambito di Fondazione Milan in The Community proposte dalla onlus rossonera in collaborazione con Vita, in cui le atlete e gli atleti del Milan si mettono a disposizione degli studenti del territorio lombardo per rispondere alle loro domande e curiosità.
Dopo Valentina Bergamaschi e Alessia Piazza è stata la volta di Lucas Biglia e Matteo Gabbia. Il difensore e il centrocampista, giovedì 4 giugno, hanno incontrato in un webinar dal titolo “Lo Sport cambia la vita” circa 200 ragazzi che frequentano i corsi e le attività organizzate dalla Onlus Cometa.
Cometa è una realtà di famiglie impegnate nell’accoglienza di bambini e ragazzi, con l’obiettivo di imparare a cogliere il senso e la bellezza della vita che possiamo trovare nella condivisione della quotidianità. Da questa passione educativa si sono sviluppate nel tempo attività di aiuto allo studio, ricreative e sportive. All’interno del complesso di Cometa, nel 2009 è stata inaugurata la Scuola Oliver Twist, un Istituto di Formazione Professionale che offre corsi quadriennali (Tessile, Legno e Ristorazione) a studenti tra i 14 e 18 anni e prevede percorsi educativi di recupero della scolarità.
Lucas e Matteo hanno risposto alle tante domande dei ragazzi, sottolineando come la passione sia necessaria per alimentare e continuare a inseguire i propri sogni; lottare per affrontare anche e soprattutto i momenti difficili che inevitabilmente si incontreranno nella consapevolezza che dopo il buio arriva sempre il sole.
“Ho sempre cercato di vivere il calcio con passione e di cogliere ogni opportunità pensando sempre che fosse l’ultima”, ha detto il centrocampista argentino Lucas Biglia ai ragazzi collegati. “Fin da bambino ho sempre dato il massimo, soprattutto nelle difficoltà e quando dai tutto te stesso non puoi avere rimpianti. Ho trovato tanta gente che mi ha aiutato nel mio percorso di crescita, indicandomi soprattutto gli errori: questo è stato fondamentale per diventare quello che sono e trovare il mio equilibrio, la mia tranquillità. Questa è la chiave, dare il massimo in ogni cosa che si fa ed essere in pace con sé stessi”. Biglia ha poi aggiunto che non bisogna “mai accontentarsi perché la voglia di migliorare in ogni ambito della vita è la scintilla che ti fa dare sempre qualcosa in più. Fuori dal campo, la cosa che conta di più è essere sempre me stesso, essere Lucas, indipendentemente dalla fama e dalla notorietà che il calcio mi ha dato”.
Gli fa eco Matteo Gabbia che ha raccontato come sia necessario “ricercare la felicità in quello che si fa. Non sempre si riescono a raggiungere gli obiettivi e le vittorie ma se affrontiamo il percorso che abbiamo davanti con amore e passione non dobbiamo avere rimpianti”. Il giovane difensore, sollecitato da una domanda, ha ricordato l’esordio con il Milan contro il Torino: “Ho esordito davanti a mio nonno, abbonato al Milan da cinquant’anni, sempre nello stesso posto. È stata forse l’emozione più grande della mia vita. I miei nonni sono sempre stati importantissimi per me così come i miei genitori che mi hanno insegnato il rispetto e l’educazione. Cerco di fare sempre del mio meglio e ogni giorno lavoro per diventare un giocatore migliore per quelle che sono le mie potenzialità”.
Fonte: acmilan.com