Ibra out, attacco decimato: Perché non pensare a Colombo?

Dopo il via libera definitivo, riparte anche il calcio italiano. Ma il Milan, prima ancora di cominciare, ha già perso il suo elemento cardine ovvero Zlatan Ibrahimovic, per almeno tre settimane. La tempistica non sarebbe così proibitiva se non fosse che, molto probabilmente, la Serie A dovrà giocare ogni tre giorni. L’attacco del Milan, al momento, si ritrova solamente con Rebic e Rafael Leao: inutile dire che non potranno essere sufficienti. Un nuovo cambio di modulo potrebbe intaccare gli equilibri, trovati con tanta fatica e ricercare una nuova identità nel finale di stagione non sembrerebbe proprio la strada migliore.

Ma allora Pioli come farà a compensare la mancanza dello svedese? Da diversi giorni, alcune voci parlano di una clamorosa ipotesi: lanciare Lorenzo Colombo. Il pensiero può sembrare eccessivo, ma in realtà potrebbe davvero essere una soluzione concreta e interessante. Si sta parlando di un attaccante puro, classe 2002 che, nonostante un infortunio al piede ad inizio stagione, in sole sei gare ha segnato la bellezza di nove reti con la Primavera, oltre ad essere uno dei protagonisti dello scorso europeo con la nazionale Under 17.

Certo, il salto di categoria è spaventoso e dare il peso dell’attacco milanista ad un giovane esordiente di diciotto anni è complicato, date anche le acque non proprio tranquille in cui navigano i rossoneri. Però, se in una situazione di emergenza simile non si dà fiducia ad un giocatore, allora quando bisognerebbe dargliela? L’ipotesi è azzardata ma, allo stesso tempo, sembra una sfida piuttosto stuzzicante.

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