Il giornalista sportivo, Mario Sconcerti, ha parlato così di Gigio Donnarumma al Corriere della Sera: “Prendere Donnarumma significa risolvere il problema del portiere ad alto livello per quasi vent’anni. Non pensarci più. Per questo lo vorranno in molti, lo vogliono già. E il Milan non ha più stoppino nella candela. Il paradosso di Donnarumma è che non ha storia. Non trovi niente alle sue spalle, troppo giovane. Una sola Coppa, con Montella, quando il Milan battè la Juve ai rigori e lui parò quello di Dybala. Un solo strano record: è stato il giocatore più giovane ad aver disputato il derby. Ha debuttato in Nazionale il primo settembre del 2016 a 17 anni e mezzo. Subentrò a Buffon contro la Francia, prendemmo tre gol. Anche quando Mihajlovic lo mise per la prima volta in campo il 25 ottobre 2015, a 16 anni e 8 mesi esatti, non fu un record. Giuseppe Sacchi aveva debuttato ai suoi tempi 13 giorni prima. Questo piccolo deserto di partenza forse è un vantaggio. Forse vale per lui quello che Ronald Reagan disse degli Stati Uniti quando diventò presidente: abbiamo troppo poco passato per non meritarci un grande futuro. Su Donnarumma penso abbia ragione Reagan“.
This post was last modified on 30 Marzo 2020 - 21:16