Chi l’avrebbe mai detto pochi anni fa, Il Milan, quella squadra impressionante che ha scritto la storia di questo sport, si sarebbe ritrovata ogni anno a ricominciare dall’anno zero? Personalmente non avrei mai potuto pensare che questa situazione potesse durare per così tanto tempo. Tutto l’ambiente Milan sta vivendo l’ennesimo incubo calcistico che lo attanaglia da circa 8 anni a questa parte. Ennesima programmazione sbagliata di una dirigenza assente. Solo in estate si esultava per l’approdo di Boban in società, una persona preparata, ma soprattutto legata e appassionata ai colori rossoneri. Oggi invece siamo qui a parlare già di addio. Zvone Boban e il Milan hanno chiuso qui il loro rapporto: la fine è scritta, manca soltanto l’ultimo atto. Il motivo sono le diverse divergenze con Gazidis, che ha idee e modi di vedere il calcio completamente diverse dal croato. In ogni caso questa situazione andava gestiva meglio, i panni sporchi vanno lavati in casa, proprio come fanno le società serie e professionali. Nel Milan non eravamo abituati ad assistere a questi teatrini a tre mesi dalla fine del campionato, dove nonostante la tanta fatica, la squadra rossonera sta provando a rimanere aggrappata alla zona Europa ed è ancora in corsa per la conquista della Coppa Italia. Tutto ciò lo trovo vergognoso e irrispettoso verso i tifosi, la squadra e tutti gli addetti ai lavori.
I milanisti sono destinati a vivere ancora un periodo di transazione, dubbio e amarezza. L’ennesimo siluramento ha gettato di nuovo il club italiano più vincente al mondo nell’incertezza e nella precarietà. L’immediato addio di Boban e quello possibile di Maldini, rischia di compromettere i sacrifici degli ultimi anni difficili e travagliati. Che peccato, proprio adesso che la squadra aveva trovato un’identità di gioco e gli acquisti fatti in estate si sono rivelati azzeccati, il diavolo dovrà ripartire ancora una volta. Caro vecchio Milan, pronto per l’ennesimo anno zero?