La prerogativa dei fuoriclasse è quella di esserci al momento giusto, e sotto questo aspetto Zlatan Ibrahimovic non ha mai deluso. O quasi. Come evidenzia Il Corriere dello Sport, negli ultimi sedici anni di carriera (quindi dopo Malmö e Ajax) Ibra ha sempre segnato al debutto in campionato, tranne… con la maglia del Milan nella sua prima esperienza in rossonero, dieci anni fa.
Prima (Barcellona, Inter, Juventus) e dopo (Psg, Manchester Utd e Los Angeles Galaxy), Re Zlatan è sempre finito nel tabellino dei marcatori. Il 31 marzo 2018, Zlatan sbarca nella Mls, accolto come il messia. Al Dignity Health Sports Park di Los Angeles ci sono 27.000 spettatori per il derby cittadino: Ibra entra a venti minuti dalla fine, i suoi sono sotto 1-3, ma sette minuti dopo il suo ingresso in campo segna il 3-3 con un gol capolavoro da oltre quaranta metri ed in pieno recupero segnerà anche il gol vittoria.
Pure il debutto in Premier League è stato vincente: 14 agosto 2016, 3-1 del Manchester Utd a Bournemouth, Mourinho lancia Ibra titolare, lui ripaga: segna il 3-0 dopo 64 minuti. Andiamo in Francia, prima volta in Ligue1, 11 agosto 2012: al Parco dei Principi il Psg va all’intervallo sotto di due gol contro il Lorient. Zlatan prima accorcia le distanze e poi – oltre il 90′ – ha la freddezza di battere e segnare il rigore che regala al Psg il pareggio.
Andando sempre a ritroso: 31 agosto 2009, al Camp Nou, Ibra va in gol nel 3-0 del Barcellona allo Sporting. All’Inter, lo svedese regala gol e assist nella vittoria 3-2 a Firenze. Nella Juventus che travolge il Brescia al Rigamonti, infine, Zlatan parte in panchina e ad inizio ripresa entra in campo al posto di Trezeguet e segna comunque al minuto 69. L’unico passo falso, dicevamo, quello con il Milan: al Manuzzi di Cesena, 11 settembre 2010, 2-0 per i romagnoli, seconda giornata di campionato. Il primo timbro in campionato dello Zlatan rossonero arriverà alla terza apparizione, all’Olimpico contro la Lazio. Insomma, un nuovo tabù va sfatato, Ibra è pronto.