Tutti pazzi per Zlatan: nessun cerimoniale, ma attesa spasmodica

Nessun cerimoniale d’accoglienza. Zlatan Ibrahimovic si prepara al suo nuovo debutto con la maglia rossonera sedendosi in panchina per Milan-Sampdoria e attendendo così che, a gara in corso, il tecnico Stefano Pioli gli chieda di entrare. Sarà il momento in cui i sessantamila tifosi attesi oggi a San Siro gli tributeranno un giusto omaggio. Tutti, d’altronde, attendono solo quel momento: lo testimoniano anche le televisioni svedese collegate allo stadio.

L’ultima volta che Ibra giocò a San Siro era il 13 maggio 2012, in occasione di Milan-Novara: 2.794 giorni fa. Oggi sarà tutto diverso: di quel Milan non è rimasto nulla, anzi. In panchina tra le riserve accanto allo svedese ci sarà pure Daniel Maldini, figlio dell’ex capitano ora dirigente, che ha oltre vent’anni in meno di Ibra. Eppure il ruolo del neo acquisto non dev’essere inquadrato come quello del “salvatore della patria”. Certo, sarà importante la sua capacità di indicare la strada anche ai più giovani, coi quali sembra aver particolarmente legato, visto il video del rito di iniziazione pubblicato ieri sera su Instagram da Gigio Donnarumma.

In tribuna oggi al Meazza ci saranno anche Adriano Galliani, Sebastiano Rossi, Mauro Tassotti, Stefano Eranio e Antonio Nocerino, compagno col quale Ibra visse una stagione particolarmente fortunata. In tribuna sono attesi anche i figli dello svedese, Maximilian e Vincent, insieme alla moglie Helena: la famiglia continuerà a vivere in Svezia per venire a Milano solo nei weekend. A proposito di Svezia, la statua vandalizzata a Malmoe, raffigurante proprio il campione, potrebbe essere trasferita a Milano: a proporne la nuova installazione è lo scultore che l’ha realizzata.

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