Le pagelle, Milan-Samp: non basta l’Ibra effect. Suso dietro la lavagna, bocciati anche Piatek e Romagnoli

Serviva una reazione dopo il 5-0 incassato dall’Atalanta; serviva una reazione dopo il ritorno in rossonero di Zlatan Ibrahimovic. Non c’è stata: un Milan sterile e senz’anima si ferma sullo 0-0 contro una Sampdoria non proprio irresistibile. Non basta l’Effetto-Ibra: malissimo Suso, peggiore in campo; bocciati anche Romagnoli e Piatek, sostituito proprio dallo svedese, il quale però non è riuscito ad incidere.

DONNARUMMA 7 – Miracoloso in uscita ad inizio secondo tempo sull’amnesia di Romagnoli, si ripete seppur in maniera spericolata evitando una clamorosa sconfitta, la seconda consecutiva, in un giorno che sarebbe dovuto essere di festa.

CALABRIA 5.5 – Prova incolore quella del terzino rossonero, con tanto di retropassaggio sciagurato che per poco non costa la seconda sconfitta consecutiva del Milan. Ci si aspettava altro da chi dovrebbe imporsi come titolare sulla destra a discapito di Conti.

MUSACCHIO 6 – E’ lui il migliore della coppia difensiva. Oltre a reggere gli urti blucerchiati, s’improvvisa fantasista in un paio di occasioni, senza purtroppo esito positivo.

ROMAGNOLI 5 – Irriconoscibile. Amnesie, falli ingenui e scarsa sicurezza: da capitano quale è, dovrebbe guidare il reparto e la squadra, ma per l’ennesima voltaa non riesce. Sopravvalutato o solo un periodo no?

HERNANDEZ 6 – Salva il risultato in tandem con Donnarumma, ma non è il Theo brillante e pericoloso delle ultime uscite.

KRUNIC 5.5 – Tanta voglia, ma poca lucidità per il bosniaco. I pochi minuti con in campo Ibrahimovic lasciano però presagire che potra essere lui il “nuovo Nocerino”: seppur con scarsi risultati, l’unico che ha provato l’inserimento sulle sponde di Zlatan (dall’86’, PAQUETÁ s.v.).

BENNACER 6 – Il centrocampista algerino ha qualità e tanta grinta, ma va un po’ “sgrezzato”: l’eccessiva foga spesso gli costa l’intervento dell’arbitro e la relativa interruzione del gioco.

BONAVENTURA 5 – Lo stesso Bonaventura di Bergamo: lento, impacciato, spesso in ritardo. Dopo le incoraggianti prove con Napoli e Bologna, una preoccupante involuzione (dal 56′, LEAO 6 – Galoppa e fa salire la squadra, che combina qualcosa solo dal suo ingresso in campo; ma le conclusioni sono imprecise e poco efficaci).

SUSO 4.5 – Il solito Suso: occasioni sciupate – in particolare quella al 35′ – e tanti, troppi cross sbagliati. Il pubblico, all’ennesimo, lo becca e non ha torto. Serve una scossa.

PIATEK 5 – Parte bene, con la grinta di chi sente scottare la poltrona, ma dopo un quarto d’ora di sponde e lavoro sporco, scompare (dal 56′, IBRAHIMOVIC 5.5 – Entra e qualcosa cambia, ma non basta. Per il momento dà l’idea solo di spaventare la difesa avversaria, ma oltre ad un colpo di testa parato non combina un granché. Tempo al tempo, è presto per giudicare).

CALHANOGLU 6 – Difficile valutare la prova del turco: tanto sacrificio ma anche tante sbavature. Per lo meno è l’unico che ci prova, abbozzando trame offensive e tentando in un paio di occasione la botta da fuori.

PIOLI 5 – Dopo l’imbarazzante sconfitta di Bergamo, il Milan era chiamato alla riscossa. Che non c’è stata, Dopo un primo tempo praticamente senza occasioni, prova a dare la scossa inserendo l’uomo più atteso, ma non riesce a trarne beneficio. Non è questa la reazione che Boban si aspettava.

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