Tutto fatto per Simon Kjaer al Milan. Il difensore danese arriva con la formula del prestito fino al prossimo 30 giugno, sulla base di un accordo tra rossoneri e Siviglia (società proprietaria del cartellino). Non sarà a tempo determinato, come sottolinea oggi La Gazzetta dello Sport: qualora il Milan volesse esercitare il diritto di riscatto, dovrà versare 2,5 milioni di euro nelle casse degli spagnoli. Insomma, tutto dipenderà dai prossimi sei mesi per verificare le condizioni del giocatore e la sua adattabilità all’ambiente di Milanello. D’altronde Kjaer non è reduce da un’esperienza particolarmente fortunata a Bergamo: con la maglia dell’Atalanta è sceso in campo titolare solo quattro volte in partite ufficiali.
Stefano Pioli, però, era stato chiaro anche nella conferenza stampa di ieri: “Serve un difensore”. Già, perché sia Romagnoli che Musacchio sono diffidati e al prossimo cartellino giallo dovranno stare fermi ai box. Con Caldara di ritorno a Bergamo, c’è solo il giovane Gabbia (senza alcuna presenza in Serie A) a poter sostituire i titolari della retroguardia. I movimenti, però, vanno avanti. Compresi i contatti con il Barcellona per Todibo: la sua resistenza ha bloccato l’affare, ma è un profilo che si sposa perfettamente con i parametri della dirigenza del Milan.
L’attenzione ora si sposta su altri reparti. C’è in ballo un dialogo con l’Inter per Matteo Politano, ma i nerazzurri chiedono Franck Kessie nell’affare e la trattativa è considerata sconveniente da Ivan Gazidis. Ma se ne riparlerà. Così come si parla con il Sassuolo di Alfred Duncan, valutato non meno di 20 milioni. E’ un ideale sostituito di Kessie, qualora l’ivoriano dovesse davvero partire. Occhio anche a Paquetà, corteggiato dal Flamengo, per ora stoppato nel suo tentativo di avere il giocatore in prestito.