Il nuovo difensore centrale rossonero, Simon Kjaer, ha parlato ai microfoni di Milan TV: “Il Milan è una società storica, in cui hanno giocato alcuni tra i campioni più forti della storia del calcio. Qui ci sono stati i difensori centrali forse più forti di sempre, ovvero Maldini, Nesta e Baresi. Il Milan, per me, è stato un sogno per tanti anni e finalmente sono qui. Mi ispiro a Paolo Maldini”.
Sui calciatori danesi che hanno vestito la casacca rossonera: “Ho parlato con Tomasson una settimana fa, mi ha sempre parlato bene del Milan e di Milano”.
Sui suoi gol su calcio di punizione: “Secondo me è un’abilità che hai o non hai. Io l’ho e quindi la alleno. In alcune squadre in cui ho giocato mancava un tiratore e allora mi sono allenato. Io non devo tirare per forza, se c’è un tiratore che segna, va benissimo. Se manca, io ci sono”.
Sull’edizione in corso della Serie A: “Adesso sono tornati dei giocatori forti in Serie A e le squadre italiane stanno facendo meglio in Europa. Non è più un calcio fatto di squadre chiuse e ripartenze, ora c’è un gioco più veloce e moderno”.
Sui suoi obiettivi: “Voglio portare il Milan il più in alto possibile. Qui ci sono tanti giovani e tanti giocatori con tanta qualità. Sono venuto qui perché c’è un progetto interessante. Sono solo in prestito, ma spero di potermi guadagnare il rinnovo e di poter fare il massimo per il Milan”.
Sul suo numero di maglia: “Cerco sempre di vestire la numero 4. Quando questo non è possibile, cerco il 14, il 24 e il 34. . In questo caso c’erano il 14 e il 24 disponibili, ma mio padre mi ha consigliato il 24 perché è il numero con cui ho cominciato in Italia. Speriamo che sia il numero con cui finirò in Italia”.
Sulle sue condizioni fisiche: “Sto molto bene. Mi sono allenato tanto e sono pronto”.
Su Ibrahimovic: “Non c’è bisogno che io o qualsiasi altra persona del calcio ci mettiamo qui a dire quanto sia forte. Tutti sanno che, anche a 38 anni, pur non avendo lo stesso fisico di 10 anni fa, è ancora forte. Anche con il Cagliari si è visto come faccia la differenza ed è per questo che il Milan l’ha preso”.