Il re è tornato. Sì, dopo 7 anni dal suo addio – ma soprattutto dopo settimane di speranze, rinvii e spasmodiche attese – Zlatan Ibrahimovic ha ufficialmente accettato di tornare a vestire la maglia del Milan per cercare di risollevare una stagione cominciata male e proseguita peggio.
Venerdì scorso l’annuncio del club e dello svedese, che sui profili social ha confermato pubblicando nuovamente un vecchio post di aver accettato – dopo quello con lo United – il secondo “patto col Diavolo”, quello però che ama di più.
L’accordo tra il Milan e Ibra durerà fino a giugno, con l’attaccante che percepirà 3 milioni di euro netti per 6 mesi, ma prevede già anche un eventuale rinnovo – automatico allo scattare del numero di presenze pari alla metà delle partite rimanenti – e bonus, legati al raggiungimento di facili traguardi personali come gol e gol decisivi. Le parti si riaggiorneranno a fine campionato; quello che conta per il momento è che Zlatan sia tornato.
Fenomeno – Se farà ancora la differenza – a 38 anni suonati – è ancora tutto da vedere, ma la sua personalità e il suo carisma non possono che essere un toccasana in uno spogliatoio come mai intimorito, talvolta demotivato. Non solo: il fenomeno di Malmo rappresenta il regalo più bello per il popolo rossonero, che dopo le delusioni del’annata cinese e il successivo fallimento Higuain, merita l’acquisto da prima pagina, anche solo per l’entusiasmo e le fantasie che questo riporterebbe a San Siro.
Nel 2020 – Ecco, appunto, veniamo al campo: Ibra torna, ma si è fatto attendere. L’ex numero 11 milanista – numero che tornerà a vestire qualora Borini dovesse partire, altrimenti la 21 – sbarcherà il 2 gennaio intorno alle ore 11 all’aeroporto di Linate; dopodiché svolgerà le consuete visite mediche che – in questo caso, considerando anche la carta di identità del giocatore – non saranno una semplice formalità. Il 3 poi si unirà alla squadra per la ripresa degli allenamenti e si presenterà ufficialmente alla stampa. Mentre nel giorno dell’Epifania – in occasione di Milan-Sampdoria – sarà presentato a San Siro, dove erano già previsti 60.000 spettatori, destinati ad aumentare vertiginosamente dopo l’ufficialità dell’ingaggio.
Coppa Italia? – Praticamente impossibile vederlo in campo già contro i blucerchiati: il secondo esordio di Ibrahimovic con ogni probabilità si concretizzerà il 19 gennaio contro l’Udinese, anche se – conoscendo lo svedese – non è da escludere una sua presenza già il 15 in Coppa Italia contro la Spal.
This post was last modified on 1 Gennaio 2020 - 06:15