Ecco la conferenza stampa di Ibrahimovic. Queste sono state le sue risposte alle domande che gli sono state fatte a Casa Milan da parte dei giornalisti presenti.
Sull’accoglienza dei tifosi: “Sento il loro entusiasmo. Ho un grande rapporto con i tifosi. Questo è molto positivo. È importante il sostegno del pubblico, se riusciamo ad averlo le cose sono più facili da fare. Sono pronto e spero di giocare già oggi”.
Se l’obiettivo Europa è ancora possibile: “Pensiamo una partita alla volta, poi vediamo cosa succederà. Questa squadra può fare di più, ha qualità. Il campionato è lungo, bisogna lavorare tanto e crederci sempre. Dobbiamo migliorare le cose in campo, sono qui per questo”.
Su quando ha deciso di tornare: “Dopo l’ultima partita con i Galaxy, mi ha chiamato Maldini e abbiamo parlato un po’. Ho avuto tante richieste. Cercavo l’adrenalina. Ho parlato tanto anche con Boban. Non era una decisione difficile. Non volevo andare via dal Milan nel 2012, non ero d’accordo. L’importante è che ora sono di nuovo qui e farò di tutto per migliorare le cose. Il Milan è casa mia. Ho grande voglia di Milan perché voglio bene a questo club”.
Su cosa ha imparato negli anni: “Ogni anno è diverso perché fisicamente si cambia. Mentalmente no, non credo. Poi l’esperienza ti porta a fare cose differenti, se sei un calciatore intelligente sai che cosa puoi fare oppure no. Devo rendere al meglio per fare il possibile per il collettivo”.
Su come definisce il suo ritorno: “Dopo l’infortunio, ho detto che ero molto contento di poter tornare a giocare. Finché riuscirò a giocare, lo farò. Ho grande voglia, con spirito e mentalità si può giocare ancora ad alti livelli. Chiaramente non posso giocare come quando avevo 28 anni, ma so quello che posso fare. Non bisogna esagerare quando giochi, invece di correre puoi tirare da 40 metri”.
Sul fatto che altri in passato hanno fallito quando sono tornati al Milan: “Non ho perso mai la passione per quello che faccio. Se giochi al Milan non è una questione di fortuna ma è per dare risultati”.
Sull’obiettivo che si è dato: “Migliorare la situazione attuale della squadra per il collettivo. L’obiettivo individuale è divertirmi. Voglio sentire il profumo dell’erba è sentire l’atmosfera”.
Sulla possibilità di giocare subito e su CR7: “Sto bene, mi sono allenato perché mi piace essere attivo. Non ho toccato il pallone in questo periodo che non giocato questo è vero. Però mi sento pronto. È bello che Cristiano gioca in Italia. Vediamo cosa succede”.
Sul momento del calcio svedese: “Penso che va bene il trasferimento di Kulusevski alla Juve. Ho vissuto in America e per me era difficile guardare i campionati europei. Sono contento per lui perché quando arrivi in un grande club un giocatore capisce cosa deve fare per rimanere al top”.
Se dietro la scelta di tornare c’è anche la famiglia: “Quando hai un bel rapporto con il club c’è sempre la possibilità. Finché sarò in attività, cerco delle sfide. In 6 mesi se le cose andranno bene continuerò. Voglio dare dei risultati alla squadra”.
Sui dubbi che aveva prima di accettare: “Si quella è la sfida. L’obiettivo è quello di continuare come ho fatto a Los Angeles. Non ho più 20/25 anni ma so cosa devo fare per fare assist, gol e vincere contrasti”.
Se ha già parlato con Pioli della sua collocazione tattica: “Ho parlato poco con Pioli. Ci siamo confrontati per poco tempo. Lo faremo nei prossimi giorni”.
Sulle continue voci di un ritorno nel corso degli anni: “Non mi sentivo pronto per tornare l’anno scorso. Avevo parlato anche con Leonardo. Dopo l’infortunio sono andato per America per sentirmi vivo e dopo 2 campionati li, sono vivo. Quando ero al PSG o allo United, non c’erano contatti per tornare qui”.
Sul fatto che è contento: “Si sono contento. Non vengo qua per fare la mascotte anche se ho 38 anni”.
Sul fatto che il Milan non vince un derby da tanto tempo: “Il derby è sempre una partita speciale. Ne ho giocati tanti in tanti paesi e quando mi chiedono quale sia il più bello dico sempre Milan-Inter. Però penso giorno per giorno”.
Sulla Coppa Italia: “Quando si inizia una stagione l’obiettivo è sempre quello di vincere qualcosa. Ora proverò a migliorare la situazione attuale e la mentalità dei miei compagni”.
Se c’è un “Nocerino” nell’attuale squadra: “Non conosco troppo bene tutti i giocatori. Prima devo vederli sul campo e devo vedere le scelte che il mister farà. Se uno è intelligente calcisticamente le cose saranno semplici.”
Sui tanti assist che ha fatto in carriera: “Gli assist fanno parte del mio gioco ma non potrò fare tutto da solo. Proveremo a cambiare i brutti numeri che la squadra ha in questo momento”.