L’approdo di Zlatan Ibrahimovic al Milan non è stato dovuto esclusivamente a fattori meramente calcistici, in quanto l’intenzione della società di Via Aldo Rossi è anche quella di fare dello svedese il punto di riferimento dello spogliatoio rossonero. A tal proposito, l’edizione oggi in edicola de Il Corriere dello Sport evidenzia come uno dei compiti dello svedese potrebbe essere quello di aiutare Boban e Maldini a dare il giusto peso alla maggior parte degli attuali calciatori rossoneri.
Una sorta di “giudice”, che valuterà i suoi compagni dentro e fuori dal campo, evidenziandone pregi, difetti ed eventuali margini di miglioramento. De resto, Ibrahimovic è stato chiaro già dalla sua conferenza di presentazione venerdì a Casa Milan: “Non sono venuto a fare la mascotte, sono più cattivo di dieci anni fa“. Il gigante di Malmoe non ammette flessioni; ha garantito che farà di tutto per rilanciare il Milan, ma per ottenere questo scopo ha bisogno di un gruppo di lavoro che la pensi come lui.
Dal punto di vista tattico, l’arrivo di Ibra per il momento non sembra cambiare le intenzioni di Stefano Pioli, indirizzato verso la conferma di un 4-3-3 in cui Suso e Calhanoglu saranno ancora gli esterni ed Ibra si contenderà il posto da centravanti con Kris Piatek e Rafael Leao.