Confusione Milan, Ibra non basta: a San Siro la Sampdoria impone lo 0-0

L’Epifania porta al Milan la possibilità di dimenticare il pesantissimo 0-5 subito in casa dell’Atalanta, cercando il riscatto contro una Sampdoria reduce da tre sconfitte nelle ultime quattro. Il dubbio che ha animato i giorni precedenti alla gara (“Gioca Piatek o gioca Ibra?”), viene risolto a favore del polacco, che agisce da centravanti del 4-3-3. In mediana, sorpresa Krunic, con Kessie e Paquetà in panchina, mentre in difesa c’è Calabria al posto di Conti. Ranieri risponde col 4-3-1-2 con Ramirez a supporto di Quagliarella e Gabbiadini.

PRIMO TEMPO – Le squadre giocano a viso abbastanza aperto, ma per i primi venti minuti non si registra nulla di rilevante, se non un’ammonizione comminata a Krunic per aver atterrato Ramirez in ripartenza. La prima occasione degna di nota, infatti, arriva al minuto ventitrè, ed è doppia: su un angolo di Suso, Hernandez fa la sponda e la palla balla in prossimità della linea di porta, poi sulla sfera vagante arriva Bonaventura, che calcia bene di prima intenzione ma viene murato da Colley. Al ventiseiesimo, Calhanoglu apre per Suso che controlla di sinistro e calcia ad incrocio col destro: Audero si distende ed in due tempi blocca. Al 38° Suso è poco freddo in area di rigore, perchè dopo aver saltato Chabot perde tempo nel calciare e viene chiuso dallo stesso centrale doriano. Intanto, prima dell’intervallo, Ranieri è costretto ad operare due cambi forzati: Ramirez alza bandiera bianca e viene sostituito da Depaoli, il cui match dura solo una dozzina di minuti perchè anche i terzino ex Chievo si infortuna e lascia il posto a Jankto. Il centrocampista ceco è protagonista dell’ultima emozione di una prima frazione parecchio soporifera, perchè un suo gol viene annullato per una precedente posizione di fuorigioco di Gabbiadini.

SECONDO TEMPO – Il Milan inizia la ripresa col piede sull’acceleratore: dopo ottanta secondi Calhanoglu tira una bordata di sinistro in controbalzo, ma purtroppo per lui la palla è centrale e preda di Audero. E’, tuttavia, la Sampdoria ad avere una clamorosa occasione per passare in vantaggio: Gabbiadini viene lanciato in profondità, si protegge dall’opposizione di Theo Hernandez e calcia a tu per tu con Donnarumma, trovando la miracolosa risposta dell’estremo difensore campano. Al minuto 55, il momento tanto atteso: fa il suo ingresso in campo Zlatan Ibrahimovic, in contemporanea a Rafael Leao; escono Piatek e Bonaventura. Pochi istanti dopo, è ancora Donnarumma ad essere decisivo sul tentativo di pallonetto dello stesso Gabbiadini. L’ex attaccante del Napoli è ancora protagonista un paio di minuti dopo, perchè sfrutta un errore di Calabria, aggira Donnarumma in uscita ma poi calcia altissimo. La prima occasione per Ibra capita al 59°: Suso pennella da destra sul secondo palo, con lo svedese che però non impatta bene di testa. Tra il 62° ed il 65°, quattro occasioni in altrettanti minuti per il Milan: prima Ibra colpisce debolmente di testa, poi Calhanoglu trova la risposta di Audero, ancora Krunic calcia debolmente da ottima posizione ed infine Leao calcia sul primo palo col portiere della Samp che manda in angolo. Gli ospiti rispondono con la conclusione di Thorsby che si spegne sul fondo controllata da Donnarumma. Al 71° grandissima occasione per Leao: su un cross di Bennacer, Musacchio fa sponda per il portoghese che tutto solo davanti ad Audero sbaglia clamorosamente lo scavetto. Sei minuti dopo Calhanoglu va al tiro dai venti metri, ma la conclusione del turco viene smorzata ed è facile preda di Audero. A cinque dalla fine, i due allenatore ultimano i cambi: Ranieri copre la sua Samp, inserendo Ekdal per Quagliarella, mentre Pioli si gioca la carta Paquetà al posto di Krunic. Negli ultimi dieci minuti, compresi i quattro di recupero, non accade nulla di rilevante ed il Milan manca ancora l’appuntamento con la vittoria, non riuscendo ad andare oltre uno scialbo 0-0 contro una Sampdoria tenace e grintosa.

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