Un Milan che non segna ma che compensa con la fase difensiva. Si può riassumere così una prima parte di stagione piuttosto deludente per i rossoneri. I punti in classifica non sono tanti, anzi è una delle peggiori partenze degli ultimi anni. Diciassette punti e undicesimo posto, lontanissimo dal quarto, obiettivo principale per la qualificazione in Champions League. I due allenatori che si sono susseguiti dall’inizio della stagione, Giampaolo prima e Pioli adesso, si sono trovati di fronte un problema offensivo non di poco conto. I gol segnati sono soltanto 13, con una fase offensiva che non convince e Piatek (soltanto 3 gol di cui 2 su rigore) sul banco degli imputati.
Uno dei peggiori attacchi del campionato (in termini di numeri) trova una compensazione con la fase difensiva che, come detto, copre i numeri inquietanti di un attacco che latita. La difesa, capitanata da Romagnoli e Donnarumma, con Pioli alla guida ha subito 8 gol contro avversari del calibro di Roma, Lazio, Juventus e Napoli. Nove invece quelli subiti nella gestione Giampaolo ma contro avversari meno blasonati. In totale fanno 17, numero da piena zona Europa, con soltanto le prime quattro ed il Verona che ne hanno subiti di meno.
Si ripartirà anche da qui dunque per cercare di risalire una classifica che non sorride. Momenti diametralmente opposti per una difesa che spicca ed un attacco che latita. Servirà trovare l’equilibrio giusto, tra fase offensiva e fase difensiva, per raddrizzare una stagione ed allungare una coperta corta che non fa mai bene.