La crisi rossonera sembrerebbe non finire mai. Sono otto i punti conquistati nelle ultime cinque gare, otto come i punti di distacco dal sesto posto, otto come le sconfitte di questa stagione 2019/2020. Stefano Pioli ha prelevato Marco Giampaolo per dare un cambio di marcia, ma i risultati non sarebbero cambiati, segno che la colpa non sarebbe totalmente dell’allenatore.
IL CONFRONTO
I punti ottenuti sin qui da Stefano Pioli sono dodici su dieci gare disputate con media punti di 1.2, nove quelli di Marco Giampaolo su sette con media punti di 1.28. Sono tre le vittorie per l’attuale rossonero con Spal, Parma e Bologna. Medesimo numero per l’ex Sampdoria con Brescia, Hellas Verona e Genoa. Identiche anche le sconfitte: quattro a testa.
L’aspetto offensivo sarebbe stato curato in parte con una rete di media a partita, mentre con Giampaolo era 0,85. Discorso diverso per la difesa, peggiorata: nove reti incassate con l’ex Empoli (1.28), quindici quelle dell’ex Fiorentina (1.5). Piatek in totale crisi: due reti con entrambi i tecnici: con Giampaolo due su calcio di rigore. L’unica nota positiva sarebbe l’utilizzo di Theo Hernandez, praticamente quasi mai utilizzato dall’ex tecnico blucerchiato, titolare inamovibile e capocannoniere nel nuovo Milan di Pioli.
La classifica fa paura: sono quattordici i punti di distacco dal quarto posto, la metà (21 contro 42) di Inter e Juventus, otto dall’Europa League e sette di vantaggio dalla zona retrocessione. Come riporta la Gazzetta dello Sport, Boban, ad ogni modo, avrebbe difeso il tecnico rossonero, non colpevole di quanto accaduto ieri a Bergamo.
This post was last modified on 23 Dicembre 2019 - 12:30