Milan Femminile: Conc d’oro, muro Hovland. Le pagelle di questa prima parte di stagione

Si chiude il 2019, finisce così la prima parte di stagione rossonera, sin qui decisamente sopra le aspettative. Le ragazze di Maurizio Ganz militano al quarto posto in classifica ma potenzialmente potrebbero scavalcare sia la Roma sia la Fiorentina e inserirsi al secondo posto, vincendo la sfida di recupero contro il Pink Bari, rinviata qualche settimana fa per fitta nebbia all’aeroporto in terra pugliese. Quest’anno il Milan Femminile ha cambiato molto, dalla guida tecnica alle giocatrici, ma “cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia“, anzi è letteralmente migliorato. Per questo motivo, almeno per il momento la squadra rossonera è promossa, in attesa di centrare l’obiettivo secondo posto, valevole la Champions League.

LE PAGELLE ROSSONERE

Korenciova 7: È stato un muro o quasi nella passata stagione, sta brillando anche in questo secondo anno rossonero. La slovacca è stata e sarà anche nel 2020 uno dei punti di riferimento di questo Milan.

Piazza 6: Ha esordito un paio di volte, mostrando ottime qualità, una prospettiva per il futuro, ma per il momento l’esperienza della sua compagna di reparto, Korenciova, è decisamente indiscutibile.

Zanzi 6: Medesimo discorso della precedente, ma con qualche anno in più, 24 e fra qualche mese 25. Francesca completa un reparto portieri decisamente di ottimo livello.

Vitale 6,5: Chiusa all’inizio da una super Federica Rizza SV, rivitalizzata sotto la guida di Maurizio Ganz, sfortunata causa un infortunio che l’ha costretta a saltare gran parte di questa stagione. L’ex Mozzanica è subito entrata nei meccanismi del tecnico rossonero e in poco tempo si è dimostrata essenziale soprattutto in fase di spinta, nel complesso bene anche in fase di interdizione.

Tucceri 7,5: La passata stagione esplode quando viene chiamata dal primo minuto contro l’Orobica, diventando in pochissimo tempo un punto fermo per Carolina Morace. Con Ganz si è consacrata definitivamente. Fondamentale e unica in quel ruolo. Convocata in Nazionale, ora punta a giocare il prossimo anno in Champions League con questa maglia.

Fusetti 7: Impostazione, tecnica e tanta personalità. Una certezza. Capitan futuro? Mai dire mai.

Hovland 7: Giunta nello scetticismo più totale, partita dopo partita ha letteralmente impressionato il popolo rossonero. Un muro altissimo, ma anche un bomber inatteso. (Mendes, Manieri sv).

Conc 8: Inizio strabiliante: tre reti in campionato, quattro stagionali compresa la Coppa Italia. Una guerriera, recupera palloni, fa tantissimo lavoro sporco. Una pedina importantissima per il Milan Femminile. Doveva essere la sostituita della partente Lisa Alborghetti, invece, si dimostra una top assoluta in mezzo al campo.

Jane Refiloe 6,5: Rischia raramente la giocata, nel complesso bene, un mix di talento puro e intelligenza tattica, le manca solamente un po’ più di coraggio ma questo maturerà con il tempo, magari cercando la prima rete in maglia rossonera, che manca ancora all’appello.

Heroum 7: Gioca in un ruolo non suo. Ganz per forza di cose ha dovuto obbligatoriamente adattarla, ma lei ha risposto alla grande, presentandosi sempre pronta ad ogni dettame. Generosa e con voglia di sacrificio, un pregio averla in squadra.

Carissimi 7: 32 anni e non sentirli, corre e si sacrifica come una giovincella di 19 anni. Cuore grande per una delle ragazze simbolo della Nazionale italiana di un decennio fa. Sa quanto può dare, lei cerca di fare l’impossibile.

Claudia Mauri 6: Esordisce con un assist e chiude a Riozzo con un goal, in mezzo qualche problema fisico e una condizione non ancora perfetta. Il 2020 sarà il suo anno, come tutti i tifosi rossoneri sperano.

Zigic 6,5: Sa di non essere una delle titolari, ma quando entra da tutto. Con Ganz ha trovato il giusto equilibrio, risultando anche decisiva, come contro il Sassuolo grazie ad un sontuoso colpo di tacco. Personalità? Non le manca affatto, una riserva che si è dimostrata di lusso. (Bellucci, Capelli sv)

Lady Andrade 5.5: Non è una bocciatura ma una spinta per fare meglio. È una delle giocatrici su cui Ganz puntava molto, risulta spenta e troppo sicura di sé. Viene sostituita diverse volte, sino ad accomodarsi in panchina. Contro l’Inter in Coppa Italia e contro l’Hellas Verona si risveglia, dimostrando le sue reali qualità tecniche. Nel girone di ritorno dovrà senza alcun dubbio rimanere costante, per essere lei il nuovo acquisto invernale, mancato in questa prima parte di stagione.

Bergamaschi 6,5: Sarebbe da 7 pieno se non sbagliasse sotto porta troppi goal. Lei abituata con Morace e riutilizzata da mister Ganz come esterno d’attacco. In velocità è imprendibile ma quando si trova a pochi passa dalla porta, pensa troppo e spreca. Spostata come terzino rende addirittura meglio. Un tutto fare sulla corsia, per questo motivo Valentina è un elemento essenziale che il tecnico rossonero difficilmente vorrebbe perdere in rosa. Unisce rapidità a sacrificio. Bene così.

Giacinti 6,5: Rispetto allo scorso anno va a segno solamente 4 volte, poco per la bomber nonché capocannoniere delle ultime tre edizioni di questa Serie A Femminile. L’ex allenatore dell’Ancona maschile le chiede più lavoro di squadra e lei accetta senza pensarci. È l’ultima a mollare in ogni sfida. Il problema del goal? Non esiste, a Verona ha siglato una rete pesantissima e Ganz sa che ne farà tante altre. La numero 9 rossonera è seguita pienamente dalla sua squadra. Con lavoro e fiducia, Giacinti può tornare a segnare con più regolarità.

Salvatori Rinaldi 7: Giunta al Vismara per sostituire la partente Daniela Sabatino. Si presenta con grinta e voglia di fare. Si sblocca contro l’Orobica e risulta decisiva anche nel derby e contro la Fiorentina. Un carisma folle, divertente e lavoratore, quello che mancava in un gruppo sempre più solido e compatto. In area è temibilissima, sempre nel punto giusto al momento giusto. Si ferma sul più bello, causa una fastidiosissima fascite plantare, ma pronta per tornare dopo la pausa più gladiatrice che mai. Il 2020 potrebbe portare solo benefici a lei e al Milan.

Longo 6: Le è bastata una manciata di secondi per entrare nei cuori dei tifosi rossoneri, a Solbiate in Coppa Italia contro l’Inter. Può essere il jolly in attacco che Maurizio Ganz aspettava per far riposare la instancabile Giacinti, una volta che Salvatori Rinaldi tornerà a completa disposizione. È ancora un po’ acerba e deve crescere ma la sua qualità tecnica è impressionante e il suo futuro è già scritto.

Tamborini 6: giovane promettente. Una prospettiva che Ganz si tiene stretto per un futuro più che roseo. (Kulis sv)

Maurizio Ganz 7,5: Doveva prendere le redini della grande Carolina Morace. Riesce non solo ad eguagliarla, ma anche ad superarla su alcuni aspetti tecnici. Il tecnico friulano ha rivoluzionato Heroum, ha trasformato Zigic, Rizza e Francesca Vitale in tempi limitati. Perde la seconda per un brutto infortunio ma guadagna l’ex Mozzanica. Il suo gioco è fluido e divertente. Sono ben 9 le marcatrici diverse nel suo Milan, 4 in più rispetto a quello della passata stagione. Pareggia a Firenze e contro la Juventus di Rita Guarino, vince a Roma, batte due volte l’Inter. Mancava la ciliegina sulla torta, ma contro la Florentia è finita tutt’altro che bene. Peccato? Un po’ di amarezza ci sarebbe, ma ormai quel che è stato, è stato. Si guarda avanti e l’anno che verrà, potrebbe, perché no, essere quello rossonero. Maurizio Ganz ci crede, la squadra è con lui. È giunto il momento di scrivere la storia.

Elisabet Spina 8: Criticata ad inizio anno per gli addii di Sabatino, Giugliano, Alborghetti e Thaisa De Moraes. Conduce un mercato sotto traccia e totalmente silenzioso e lontano da occhi indiscreti. Regala al Milan Femminile diversi colpi. Forma una rosa intelligente, idonea alle idee di gioco del tecnico rossonero. I meriti di questo inizio strabiliante vanno in buona parte anche a lei e il suo staff. Giacinti e compagne sono momentaneamente al quarto posto, ma è giusto ricordare nuovamente, che il Diavolo ha ancora una gara da recuperare. L’obiettivo Champions League potrebbe non essere un’utopia.

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