Il Milan torna al successo e ritrova il sorriso. Ma l’attacco non sa più segnare: la coppia Piatek-Leao vanta soltanto 4 reti in 14 giornate.
Il successo di Parma arrivato grazie alla rete di Theo Hernandez, capocannoniere della squadra, ha dato una boccata d’ossigeno a tutto l’ambiente Milan. Nonostante i rossoneri abbiamo surclassato gli emiliani sul piano del gioco la vittoria è arrivata soltanto nei minuti finali del match. Perché il diavolo fatica a trovare la via della rete?
La risposta più ovvia si annida nella pochezza qualitativa degli attaccanti in rosa. La mancanza di un leader vero nel reparto offensivo spiega la distanza rispetto alle prime squadre della classe, un problema che va risolto nel mercato invernale. In sintesi il Milan ha bisogno di acquistare un attaccante che faccia da leader e sappia fare gol con costanza.
Anche nella gara di ieri non si sono visti cenni di vita da parte di Piatek e Leao, entrambi bocciati. Per il centravanti polacco l’involuzione è sempre più profonda e la maledizione delle maglia numero 9 sembra aver colpito anche lui. Il coro “Piatek alè, pum pum pum” dedicato dai tifosi non rimbomba più come la passata stagione, tanto che il polacco vanta, per modo di dire, soltanto 3 reti in stagione, di cui 2 arrivati su calcio di rigore. Il digiuno di reti per il pistolero dura dal 20 ottobre scorso, 6 giornate consecutive, da quando è in Italia non era mai successo.
L’altro centravanti di ruolo della squadra meneghina è Rafael Leao. Il portoghese è stato ingaggiato in estate dal Lille per circa 23 milioni di euro più bonus al posto del sacrificato Patrick Cutrone, venduto al Wolverhampton. Lo scopo era quello di innalzare il tasso tecnico e migliorare le statistiche in zona rete del reparto rossonero, ma fin’ora il classe 1999 vanta soltanto una rete: splendida ma inutile, nella gara persa 1-3 a San Siro contro la Fiorentina. Dopo un buon inizio di campionato e un ottima prova contro il Lecce, nella prima partita di Stefano Pioli sulla panchina rossonera, Leao è scivolato in panchina e quando è stato chiamato dall’allenatore per subentrare, non ha dimostrato nè l’atteggiamento nè la testa giusta. Starà a Rafael Leao rialzarsi in fretta per dimostrare a tutti che l’investimento effettuato su di lui dal Club è stato bene indirizzato.
Il Milan però non può più aspettare i gol dei suoi centravanti, la qualificazione in Champions non è ancora un capitolo del tutto chiuso, dunque, la società di via Aldo Rossi dovrà muoversi nella sessione di mercato invernale per acquistare un centravanti che possa garantire gol e maturità. Il sogno dei tifosi rossoneri è quello di rivedere Zlatan Ibrahimovic sotto le guglie del Duomo. Chissà magari questa volta sarà veramente quella buona.