Il bilancio attuale del Milan prevede anche il termine provvisorio. Non è possibile, ad oggi, tracciare un bilancio coerente e lineare della squadra e dei singoli rossoneri. Il cammino con mister Pioli – prima della gara contro l’Atalanta – aveva portato inaspettati quanto salutari frutti oltre ai primi risultati. Risulta inoltre difficile archiviare con spensieratezza la batosta di Bergamo. Lì, indelebile, con il cerchio rosso sulla stagione del Milan. Comunque andrà e comunque finirà. Tutti sotto accusa: allenatore, giocatori poco reattivi in campo e prontamente rinati in occasione di feste e baldoria. Sotto accusa è finita anche la dirigenza che ha condotto il primo mercato in collaborazione. Maldini e Boban hanno azzeccato un colpo su tutti. Certo, stiamo parlando di Theo, vera stella di questa buia stagione. Stesso dicasi, con meno riflesso, di Bennacer. Dopo una fase iniziale di ambientamento, il giocatore ha riscritto le gerarchie della squadra, condannando Biglia alla panchina. Fissa.
Passando alle note meno liete, risulta doveroso citare Leao su tutti. Il giocatore, costantemente in ballottaggio con Piatek, non sta rendendo come dovrebbe. Ventunanni significano ossigeno e velocità. Quella di Leao è una risposta sul campo che attende una scossa. Stesso dicasi per Rebic, ingiusicabile sin qui. Un profilo che ha diffuso del mistero anonimo, con poco spazio e possibilità di espressione. In attesa del rientro dall’infortunio di Duarte, è possibile tracciare anche il bilancio negativo del brasiliano. In attesa di spazio e anche di qualche risultato.
This post was last modified on 25 Dicembre 2019 - 07:55