Piatek o Leao, chi sarà il partner di Ibra?

Krzysztof Piatek e Rafael Leao. Dopo una prima parte di stagione deludente, anche se con aspettative e giustificazioni diverse, le due punte che si sono alternate al centro dell’attacco rossonero, sono chiamate ora a rispondere sul campo e a sgomitare per trovare spazio dopo l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic. Un solo gol su azione per entrambi è davvero un bottino magrissimo, soprattutto per il polacco che è stata sicuramente una delle delusioni maggiori di questo primo scorcio di Milan. Ora, con l’arrivo dello svedese, cambia tutto e ogni scenario pare davvero plausibile. Piatek è richiestissimo sul mercato con parecchi club che si sono mossi per prenderlo, in prestito per i prossimi sei mesi o a titolo definitivo, sia in Italia che all’estero. Per ora il Milan ha sempre risposto picche ed anche il giocatore ha fatto capire che preferirebbe restare a Milano per giocarsi le sue chance e riscattare la terribile prima parte di campionato. A meno di clamorosi sviluppi di calciomercato, quindi, sia il polacco che il portoghese dovrebbero restare a Milano e, sinceramente, ci sembra la scelta più giusta per diverse ragioni.

La carta d’identità di Ibra e gli ultimi anni giocati non in un campionato di primissimo livello, suggeriscono al Milan di non privarsi degli altri attaccanti presenti in rosa, così come sarebbe controproducente farlo soprattutto se Stefano Pioli decidesse di passare ad un modulo con due punte (4-4-2 o 4-3-1-2). In quel caso Ibrahimovic avrebbe bisogno di una spalla e rimarrebbe solo un attaccante come alternativa. Quindi quale sarà il partner dello svedese? O Pioli insisterà con il 4-3-3 e con i soliti Suso e Calhanoglu ai lati di Ibra? In attesa di ulteriori sviluppi di calciomercato, della ripresa del campionato e di una forma accettabile e decente del nuovo arrivato, sono queste le domande che stuzzicano di più l’ambiente e che i tifosi rossoneri si fanno. Di certo, dovrà cambiare l’atteggiamento di molti interpreti e l’arrivo di un catalizzatore e di un motivatore eccezionale come Ibra porterà molti suoi compagni a dover dare il massimo sia in allenamento che in partita.

Secondo molti addetti ai lavori e opinionisti il calciatore che si potrebbe sposare al meglio per caratteristiche tecniche a Ibra sarebbe Rafael Leao. Il giovane portoghese ha gamba, spunti e intuizioni, tutto quello che serve a un attaccante per completarsi con Zlatan. Se correggerà l’approccio “leggero” di certe apparizioni, Pioli potrebbe concedergli nuove occasioni dal primo minuto. Come esterno sinistro del tridente del 4-3-3 da cui si dovrebbe comunque ripartire oppure da seconda punta in un altro modulo. Le sue caratteristiche sono, come detto più volte anche dall’allenatore rossonero, molto più consone ad un lavoro da seconda punta o da punta che parte più defilata per poi accentrarsi e questo potrebbe favorire al meglio proprio Ibrahimovic da cui Leao potrebbe imparare e carpire al meglio segreti e mentalità per avviare la fase di crescita e diventare un giocatore di livello per non rischiare di restare soltanto l’ennesima promessa non mantenuta del Milan e del calcio mondiale. Anche Piatek, però, potrebbe usufruire al meglio del lavoro, delle doti e della classe di Ibra e ritornare a segnare con continuità, replicando quanto fatto da Robinho, Boateng e Nocerino nei due anni dello svedese al Milan. Certo, era un altro Ibra, più giovane e più propenso a correre in più porzioni di campo, ma i piedi restano quelli e Piatek lo sa bene.

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