Il Milan lascia Parma con una vittoria meritata, sebbene arrivata a due minuti dalla fine, e prova ad implementare il serbatoio della fiducia in vista delle tre partite che concluderanno il 2019 (Bologna e Atalanta in trasferta e Sassuolo in casa) ed al termine delle quali si potrà fare un primo bilancio di una stagione sinora molto complicata. Ci sono pochi dubbi sul fatto che quella di oggi era l’ultima occasione per tenere viva la fiammella della speranza europea: senza la zampata decisiva di Theo Hernandez, infatti, il Milan sarebbe entrato in pieno nella bagarre per non retrocedere.
Al netto delle ormai croniche difficoltà realizzative degli attaccanti rossoneri, mister Stefano Pioli può trarre tanti spunti positivi dalla sua sfida “di casa”: innanzitutto, sono stati ben 27 i tiri tentati dai rossoneri verso la porta di Sepe, a testimonianza di un dominio ben evidente su un campo assolutamente complicatissimo, perchè il Parma – al netto di qualche assenza – è squadra sempre ostica e ben allenata, con individualità importanti, oggi annullate (si pensi a Kulusevski e Gervinho).
Proprio riferendoci ai due esterni offensivi del Parma, il fatto che né l’ivoriano né lo svedese di origini macedoni si siano mai resi pericolosi dalle parti di Donnarumma è merito assoluto dei due terzini rossoneri, indubbiamente i più positivi insieme a Romagnoli e Calhanoglu. Theo Hernandez è ormai un certezza in ambo le fasi, ma – permetteteci di dirlo – siamo particolarmente contenti per Andrea Conti. Il classe 1994 nativo di Lecco (il migliore in campo in Emilia) ha messo in mostra la più bella partita della sua esperienza in rossonero, superiore anche di quella in casa della Juventus, dove aveva annullato Cristiano Ronaldo. La crescita dell’ex Atalanta è evidente ed in essa si vede la mano di Stefano Pioli, che gli sta dando fiducia e minutaggio; la speranza è che Conti ritorni presto quello ammirato con la maglia della Dea, ma già adesso il posto da titolare sulla fascia destra è saldo nelle sue mani, con buona pace di Davide Calabria. Il lavoro fatto dall’arrivo di Pioli è stato corposo ed altrettanto c’è da farne nelle prossime settimane, ma la direzione imboccata è quella giusta.
This post was last modified on 1 Dicembre 2019 - 20:06