ECCO SINISA – Mancano ormai poche ore al match tra Bologna e Milan che chiuderà di fatto la giornata numero 15. I rossoneri sono chiamati a dare continuità di risultati, tentando di approfittare del passo falso del Napoli e della sconfitta in extremis del Verona. Una vittoria al Dall’Ara significherebbe balzare all’ottavo posto alle spalle dei partenopei, più in alto in classifica di una sola lunghezza. Una vittoria tra l’altro in un palcoscenico non indifferente. Di fatti i rossoneri, come gli emiliani, ritrovano in panchina Sinisa Mihajlovic, uno degli ex più importanti di questa sfida. Al di là dell’esonero, il tecnico ex Samp e Toro ha lasciato un segno indelebile nei cuori del popolo milanista, che senza dubbio gli riserverà un saluto d’affetto. D’altro canto, anche Sinisa non ha dimenticato Milano, nonostante nel periodo finale i rapporti con Berlusconi non fossero entusiasmanti. Ecco perché il tecnico rossoblù sarà intenzionato a togliersi ancora qualche sassolino dalle scarpe, con un Bologna reduce da un ottimo periodo e determinato a togliersi altre soddisfazioni.
QUANTE GIOIE – Il Milan di Mihajlovic dopotutto si rivede in parte anche oggi. Due pedine fondamentali sono proprio quei Donnarumma e Romagnoli che Sinisa ha fatto esordire. Un’intuizione grandiosa, viste le potenzialità e l’utilità che i due oggi ricoprono a Milanello. Inoltre, tralasciando la parentesi Coppa Italia, Mihajlovic può vantare l’unica vittoria in un derby degli ultimi 4 anni, trionfato per 3-0. Questo per dire che dopotutto ‘qualcosa’ di buono c’è stato e continua ad esserci pure oggi, in un Milan che deve molto al suo ex condottiero. A confermarlo è stato anche Jack Bonaventura durante un’intervista a Milan TV: “Mihajlovic? Qui ha lasciato un grande ricordo. Un uomo di carattere e grande cuore, dava tutto per i suoi giocatori”. Ed in effetti il suo Milan marciava, come disse lo stesso Mihajlovic: “Eravamo in zona Europa League ed in finale di Coppa Italia”. Di fatti lo zampino di Sinisa c’è pure nell’ultimo trofeo vinto dai rossoneri a Doha, frutto proprio del cammino in Coppa Italia che ha poi permesso ai rossoneri di affrontare e battere la Juventus in Qatar. Insomma, non poche gioie per il tecnico serbo, che proverà a fermare la sua ex squadra in uno stadio in cui il Bologna non riesce a battere i rossoneri dal 2002.
This post was last modified on 8 Dicembre 2019 - 13:32