MOMENTO POSITIVO – Quattro sconfitte su cinque contro le big della Serie A. Il Milan dopo aver perso con Inter, Roma, Lazio e Juve e pareggiato contro il Napoli, proverà a fermare la formazione forse più ostica da affrontare fuori casa, assieme alla Juve, quella di Giampiero Gasperini. Pioli dal canto suo, è consapevole dell’importanza della sfida contro i bergamaschi, soprattutto considerando i miglioramenti delle ultime settimane sia sul piano della prestazione che su quello fisico, con una squadra che sembra più compatta e capace di poter rendersi maggiormente pericolosa.
Tra le tanti questioni positive dell’ultimo periodo, c’è senza dubbio da sottolineare la fase difensiva, che sta trovando la quadratura giusta ma che allo stesso tempo, nella gara di domenica, può mettere in mostra e dimostrare se le cose buone viste da un mese a questa parte non dipendono soltanto dal peso dell’avversario, o dell’attaccante che ci si trova di fronte
MAL DI BIG – Se i fattori positivi ci sono e hanno grandissima rilevanza, ecco che subentrano situazioni che possono mettere in difficoltà e in discussione i miglioramenti del reparto arretrato. Perché contro l’Inter Lukaku, con la Juve Dybala, con la Lazio Immobile, con la Roma Dzeko. Insomma, il Milan quando ha di fronte attaccanti di spessore e che sanno come fare gol, soffre parecchio. La partita di Bergamo si potrebbe anche giocare su questi dettagli, con un piccolo, ma poi non tanto piccolo, punto interrogativo che potrebbe stravolgere Atalanta-Milan
DUBBIO ZAPATA – Sarà molto difficile vedere Duvan Zapata in campo dal primo minuto domenica, ma c’è un piccolo dubbio che scorre lungo la formazione che Gasperini andrà a schierare. Ecco perché il vero focus del match per provare a chiudere nel migliore dei modi un’annata sfiancante, difficile e quasi infinita, passa proprio da Bergamo, dal possibile attacco atalantino, dalla nostra difesa, dalla voglia di confermare che ciò che sta nascendo non è l’ennesimo, triste, fuoco di paglia…