Di questi tempi sono tanti i temi che tengono banco nell’ambiente rossonero: la classifica in miglioramento, la squadra che dà parvenze di bel gioco, alcune certezze (ri)trovate. E poi c’è il mercato. Un nome in particolare continua a riecheggiare da settimane ormai: Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese e il Milan sono nel bel mezzo di un tira e molla continuo e l’accordo definitivo non è stato ancora trovato. I motivi? La fermezza di Maldini e Boban (l’offerta fatta al giocare è definitiva), il bisogno del giocatore di avere certezze sulla durata del contratto, ma anche il lavoro di Mino Raiola. Un agente famoso per saper sicuramente fare al meglio il suo lavoro, a spese però delle società che trattano con lui. Il Milan attuale si trova completamente in balia del procuratore italo-olandese. Tra i giocatori della sua “scuderia” presenti in rosa ci sono Romagnoli, Donnarumma, (forse) Ibrahimovic e anche Bonaventura. Il suo rinnovo, insieme a quello di Donnarumma, è un altro di quei temi che – con molta probabilità – ci trascineremo per molto tempo. La “Raiolizzazione” del Milan è in corso.
QUESTIONE ZLATAN – Per Ibrahimovic il discorso è complicato. La società lo vuole riportare in rossonero, il giocatore vuole tornare in Italia. Ma entrambe le parti vogliono portare a termine la trattativa alle loro condizioni. Il Milan è fermo sulla sua proposta: 2 milioni fino a giugno e, in caso di quarto posto, altro anno di contratto a 4 milioni. Ibrahimovic – dal canto suo – vorrebbe la certezza dei 18 mesi di contratto. Non gli andrebbe bene, in parole povere, l’opzione del rinnovo attivabile solo al raggiungimento della qualificazione in Champions League. Poi c’è il ruolo di Mino Raiola, agente storico dello svedese. Nonostante le 38 primavere del giocatore e i 2 anni lontani dal “calcio che conta”, l’ingaggio offerto dalla società di via Aldo Rossi sembrerebbe non bastare. E qui parte il classico giochino di Raiola: continuare a pretendere di più, trattare con altre squadre, non escludere l’ipotesi estera (nonostante Ibrahimovic abbia espressamente detto che giocherà in Italia). Come andrà a finire? Chi l’avrà vinta tra le due parti?
I RINNOVI – Ma la centralità della figura di Raiola nel futuro del Milan non finisce affatto qui, anzi. Ben 3 giocatori fanno parte della sua scuderia: il capitano Romagnoli, Donnarumma e Bonaventura. Certamente non 3 giocatori a caso, ma tra i più importanti nello spogliatoio. Casualità vuole che per due di questi il contratto sia vicino alla scadenza. Per Donnarumma c’è ancora un anno di tempo, mentre Bonaventura è in scadenza a giugno 2020. Il rinnovo è perciò d’obbligo. Per quanto riguarda Gigio, la prima offerta della società rossonera (7 milioni di euro all’anno, uno in più dell’ingaggio attuale) non soddisfa Raiola. Ci saranno sicuramente altri incontri tra il Milan e l’entourage del giocatore, ma le big europee (e italiane) sono alle porte. Situazione ancora più urgente quella di Jack. Il giocatore ha da poco ritrovato la forma ottimale, e da “dimenticato” è tornato ad essere fondamentale in questa squadra. Elemento molto importante con cui Raiola potrà far leva per un aumento dell’ingaggio. L’obiettivo della società è rinnovare fino a giugno 2022, ma non alle condizioni del procuratore italo-olandese. Che intanto sta attuando – anche in questo caso – il suo giochino: aprire le porte ad altre squadre. Napoli e Roma sono pronte ad approfittarne, e già a partire da gennaio il giocatore potrebbe firmare per un’altra società.
This post was last modified on 10 Dicembre 2019 - 21:19