Un inizio un po’ altalenante, qualche prestazione sottotono, in particolare quella con la Fiorentina, dove l’algerino ha concesso due calci di rigore ai toscani, ma poi Bennacer è cresciuto prendendosi il Milan e il cuore dei tifosi. Dopo la partita persa all’Olimpico contro la Roma, mister Pioli ha optato per il rilancio di Ismael Bennacer, scelta mai stata più azzeccata. Il numero 4 rossonero ha portato più reattività al reparto, che fino a quel momento era sembrato troppo statico.
“Devo saper suggerire ai miei compagni le indicazioni migliori, devo capire come gestire i momenti difficili. Oggi parlo già tanto, in campo visto che fuori sono uno silenzioso, ma devo farlo ancora di più. E poi devo crescere tatticamente, nella ricerca della palla, nel sapermi liberare dalla pressione”. L’ ex Empoli nella settimana di Juventus–Milan dello scorso mese parlava così ai microfoni della Gazzetta dello Sport, promettendo che da lì a breve la storia sarebbe cambiata. Detto, fatto. L’algerino si è armato di scudo, totalmente trasformato nel giro di un mese. Rapidità, grinta e determinazione, abbinati alla qualità, una ricetta forte, ferrigna, vibrata che è valsa la rinascita del Milan, che adesso non può più fare a meno del centrocampista.
Segno importante, marcato, indelebile quello di Bennacer per la stagione del Milan, ma al suo pari è cresciuta tutta la squadra. Il rientro di Bonaventura ha decisamente alzato la famosa asticella, quella che il nostro caro e amato ex allenatore Gattuso citava spesso in conferenza la scorsa stagione. Notevole anche l’accrescimento delle prestazioni degli esterni d’attacco: Suso e Calahanoglu. Le fasce occupate dagli ormai insostituibili Conti e Theo Hernandez girano a meraviglia, o meglio, spingono a meraviglia, come non succedeva da anni. E diciamocela tutta: mister Pioli ci ha messo del suo, ha saputo rigenerare un ambiente spento, che adesso sembra slanciato e determinato.
Per fare un bilancio è ancora troppo presto, d’altronde il Milan ha vinto soltanto due partite consecutive, una volta era normale amministrazione. Però gli incidenti di percorso, o meglio, gli scivoloni della prima parte di stagione sembrano essere stati accantonati, almeno per il momento. Speriamo di lasciarli da parte per molto tempo, siamo il Milan e quando la squadra gira e funziona ci piace da morire.