Il miglior Milan della stagione trova la quadratura del cerchio. E Pioli…

Una vittoria che conduce il Milan un passo più avanti, tre punti che confermano il salto di qualità compiuto sotto la gestione di mister Pioli. Il Milan, anche a Bologna, ha fatto la sua partita: una squadra convincente, attenta e mai arrendevole. Il Milan ha conquistato venti punti in 15 giornate: un bottino non ancora soddisfacente che vede i rossoneri rincorrere un piazzamento in Europa.
Un bel Milan anche a Bologna, dopo i primi spiragli di bel gioco visti contro Lazio, Juventus, Napoli e Parma. Seconda vittoria consecutiva, fondamentale per non perdere il ritmo e la freschezza conquistata in queste ultime settimane in cui il Milan ha finalmente raggiunto il primo step stagionale. È una squadra, quella di Pioli, che deve crescere ancora sotto tanti aspetti, ma che sta sviluppando le prime idee e i primi concetti concreti. Il 2-3 del Dall’Ara è lo specchio di questa squadra che convince ma che sa anche soffrire da squadra. Due reti subite, quelle del Bologna, evitabili ma che hanno delineato – una volta in più – il carattere del Milan e del suo allenatore. Il Milan, infatti, non ha mai perso di vista l’obiettivo con la giusta dose di lucidità e logica che hanno poi condotto alla vittoria. Un equilibrio che non ha mai fatto perdere la stabilità alla squadra, con i due terzini tra le migliori sorprese della gestione Pioli. Altra rete per Theo, altra grande gara di Conti che con costanza si sta conquistando – di diritto – un posto tra i capostipiti di questo Milan.

Tra le note (più che) positive compare (finalmente) anche Kris Piatek, autore della quarta rete stagionale. Un altro rigore che però chiude un cerchio pericoloso e poco salutare. Un gol che vale da principio di rinascita, con Ibra che resta sullo sfondo come possibile colpo di mercato per la sessione invernale di mercato.

Parole di elogio anche da parte di mister Pioli che ha sottolineato ancora una volta il lavoro costante e puntuale della sua squadra. A Milanello il tecnico studia le basi per la gara, nei dettagli che poi si vedono in campo. Un’unione, una vicinanza e una freschezza che ora appartengono anche al Milan.

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