Gli ingredienti che mancano ad oggi al Milan per tornare ad essere una squadra rispettabile sono molteplici. Al di là di un atteggiamento ed uno spirito diverso e di un attaccamento alla maglia e al risultato, concentrandosi strettamente al campo, servirebbe alternative sulla catena di destra; un terzino determinato e costante, una mezzala più disciplinata e con piedi più educati, ed un esterno alto dinamico, capace magari di andare senza palla.
Ciò detto, i numeri che tornano meno in casa rossonera, sono relativi al numero di gol segnati, ed ovviamente fino a gennaio, occorrerà fare di necessità virtù coi giocatori disponibili. Per la trasferta di Parma pare sia favorito a partire dal primo minuto Leao al centro dell’attacco.
Il portoghese non si vede tra i titolari da oltre un mese, dal match dell’Olimpico contro la Roma. Nelle ultime settimane è stato impiegato spesso nel finale, dove in poche manciate di minuti ha oggettivamente fatto nulla o quasi. A tratti è stato addirittura irritante.
Sembra proprio che il ruolo da subentrante non gli si addica. Per caratteristiche tecniche, fisiche e mentali, è altamente probabile che possa incidere maggiormente quando, con più tempo a disposizione riesce a trovare una posizione e dei movimenti che mettano in difficoltà gli avversari, come è capitato in alcune circostanze ad inizio stagione.
Inoltre i suoi strappi in campo aperto o comunque in ripartenza, potrebbero impegnare diversamente le difese. Forse non fu un caso che nell’occasione in cui Piatek gli subentrò (Lecce a San Siro), fu anche l’unica in cui il polacco riuscì a segnare su azione.
Insomma, peggio che come è entrato nelle ultime apparizioni è impossibile fare. Chissà che non possa essere anche uno stimolo per il Pistolero...