Milan, Pioli da normalizzatore a trasformista, sono ben tre…

Riconosciuto da molti come il normalizzatore. In realtà Stefano Pioli sa adattarsi alla caratteristiche dei suoi giocatori di partita in partita. Come riporta la Gazzetta dello Sport, il tecnico parmense è riuscito a cambiare volto di questa squadra ben tre volte in sole cinque partite. Contro il Lecce avrebbe adottato il 3-2-2-3, una sorta di WM, centrocampo a quadrato.

Successivamente è passato al 4-3-3, con una difesa a 3 e mezzo. In questi caso il lavoro di Theo Hernandez è stato utile sia in fase di interdizione sia di transizione: abile a spingersi in avanti grazie alla sua tecnica, corsa e atletica, diventando una sorta di ala d’attacco in più in fase di possesso palla, e difensore puro, tornando così nella difesa a quattro in fase di non possesso.

Sette giorni più tardi, Pioli ha successivamente schierato un 4-3-2-1 contro la Juventus, con Suso e Calhanoglu più dentro il campo, per poi passare al 4-2-3-1 nella ripresa.

Contro il Napoli non sarebbe da escludere la possibilità di passare addirittura alla difesa a tre, visto che in questi giorni, il tecnico ex Fiorentina ha provato a Milanello lo schieramento 3-4-2-1, con Theo Hernandez e Conti esterni di centrocampo, Rodriguez nel trio dei difensori con Romagnoli e uno tra Musacchio o Duarte.

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