Oggi, ore 20:45, andrà in scena Milan-Lazio, match valido per l’undicesima giornata di campionato e prima partita di un trittico di ferro, che dopo i biancocelesti vedrà i rossoneri affrontare la Juventus a Torino e il Napoli a San Siro. La vittoria contro la Spal ha rigenerato per il momento l’ambiente rossonero, che ora contro l’Aquila cerca il secondo successo consecutivo. Nella notte di Halloween, come scrive la Gazzetta dello Sport, le streghe sono passate, ma restano tanti i dubbi di un Milan non ancora al cento per cento, soprattutto a centrocampo e attacco.
LA PROBABILE FORMAZIONE
Stefano Pioli, come riferisce Tuttosport, dovrà fare a meno di Suso e Musacchio, entrambi per problemi muscolari, a loro posto dovrebbero giocare rispettivamente Duarte e Castillejo, con lo spagnolo ancora in ballottaggio con il mistero Rebic, che sin ora non è ancora riuscito a ritagliarsi uno spazio tra le file rossonere, giunto in prestito biennale in questa ultima sessione di mercato estiva, ha militato solamente pochi minuti (74). A centrocampo ballottaggio anche tra Paquetà e Krunic. Biglia dovrebbe tornare titolare al posto di Bennacer.
OBIETTIVO CHAMPIONS
“Siamo il Milan, deve essere un obbligo continuare a crederci” – sono le parole di Stefano Pioli, ieri, alla vigilia del match contro la squadra di Simone Inzaghi. Il cammino dei rossoneri parrebbe complicato, visto il calendario, ma il tecnico parmense ci crede e vorrebbe che la sua squadra facesse lo stesso. Pioli vorrebbe sfruttare al massimo il momento positivo, dopo i tre punti con i ferraresi e chiede massimo impegno e concentrazione, giocando senza paura. “Il messaggio principale che deve passare è molto semplice: se lavoriamo tutti nelle retrovie possiamo diventare una squadra concreta e attenta che lascia poco agli avversari. Non è un reparto, non è un singolo giocatore che determina la prestazione della squadra: è il collettivo che deve essere attivo in tutte le situazioni, molto attivo e intenso quando la palla ce l’hanno i nostri avversari” – un Milan dunque coraggioso e voglioso di poter fare bene e uscire dunque da questo trittico complicato a testa alta.