Non c’è limite al peggio. Dal punto di vista sportivo questo rischia di essere l’anno peggiore come piazzamento in classifica dall’anno dell’ultima retrocessione in B. Il benchmark sono le disastrose stagioni di Tabarez/Sacchi e Capello bis. Attualmente il Milan occupa l’undicesima posizione in classifica, quindi ci troviamo proprio da quelle parti. A differenza di quell’epoca, anche i conti della società sono molto preoccupanti. Il passivo-record dell’ultimo bilancio e il calo del fatturato sono la vera spiegazione per cui l’Uefa ha escluso il Milan dalle coppe.
In questa situazione sportivamente drammatica, all’indomani della sesta sconfitta su undici partite (peggio hanno fatto solo le ultime quattro in classifica), il presidente del Milan di cosa parla? Del nuovo stadio! Sì, avete capito bene, l’esimio Scaroni, da sempre fido scudiero dell’ex presidente Berlusconi, si professa milanista e il giorno dopo la sconfitta contro la Lazio non accenna minimamente alla paradossale situazione che sta vivendo la squadra, ma si occupa esclusivamente della questione stadi. In realtà da mesi parla sempre e solo di quello. Come possiamo pensare che non sia stato messo su quella poltrona solo ed esclusivamente per quel motivo? Il Milan viene escluso dalle coppe e lui parla dello stadio. Il Milan perde tutte le partite e lui parla dello stadio. Il Milan chiude l’esercizio di bilancio con il peggior passivo della storia e lui parla dello stadio.
Ma stavolta non si è limitato a “parlare dello stadio”, ha addirittura rilanciato provocando le istituzioni cittadine e dicendo che si sarebbe aspettato più “entusiasmo”. Per sua fortuna il sindaco di Milano non è milanista, altrimenti di questi tempi l’entusiasmo sarebbe stato sotto i tacchi. L’interista Sala non le manda a dire né al Milan né all’Inter e ha il coraggio di esprimere apertamente un concetto che, per motivi diversi e in ambiti diversi, noi da queste pagine ribadiamo da anni, ossia: “Basta prendere in giro i tifosi”. Basta prenderli in giro dicendo che si è lasciato il Milan in mani sicure che rinverdiranno i fasti del passato, basta prenderli in giro dicendo che abbiamo una squadra che può puntare ai primi quattro posti e basta prenderli in giro con la favoletta dello stadio. Ero presente all’assemblea degli azionisti quando Scaroni, che ovviamente ha parlato solo dello stadio, si è lasciato andare a un ragionamento del tipo: “Senza il nuovo stadio Milan e Inter non riusciranno mai a far crescere il fatturato e non riusciranno mai a tornare nel calcio che conta”.
Ma, dico io, si è accorto che, anche senza lo stadio nuovo l’Inter è seconda in classifica a un punto dalla Juve, gioca regolarmente in Champions League e vede aumentare di anno in anno il proprio fatturato? Invece noi siamo fuori dalle coppe, undicesimi in campionato e denunciamo una contrazione dei ricavi nonostante gli ingaggi principeschi di Gazidis e company. Ho apprezzato il sindaco Sala che, senza paure e senza peli sulla lingua, ha detto chiaramente: “Non continuiamo a ingannare la gente parlando di stadio, in realtà vogliono fare hotel, uffici e centri commerciali”. Ma tranquilli, anche stavolta arriveranno i soliti menestrelli di corte a dire che Sala parla così perché è brutto, cattivo, interista e di sinistra. Sono proprio loro i primi che ci prendono in giro.