Il Milan ha finalmente posto rimedio alla disastrosa striscia di tre sconfitte consecutive, ma anche la vittoria di ventiquattro ore fa in casa del Genoa porta con sè molte più ombre che luci, tanto che – stando alle indiscrezione emerse nel pomeriggio odierno – la panchina di Marco Giampaolo resta ancora in bilico. Tanti i dubbi insinuati in tutto l’ambiente Milan dopo la prestazione di ieri, a cominciare dall’evidente momento no di alcuni giocatori come Calhanoglu e Piatek.
Chi scrive, tuttavia, intende soffermarsi sulla sensazione di palese squilibrio che si è notata osservando le due fasce nel 4-3-3 “di Gattusiana memoria” scelto ieri da mister Giampaolo. Non è un mistero, infatti, che due tra i peggiori del match siano stati Davide Calabria e Jesus Suso: lo spagnolo pare ormai entrato in un vortice dal quale non riesce ad uscire, ma nonostante questo il tecnico rossonero continua imperterrito non solo a farlo giocare intere partite ma a considerare le sue prestazione come assolutamente positive. La nota più negativa vista ieri al Ferraris è stato, tuttavia, Davide Calabria: il prodotto del vivaio rossonero sta vivendo un inizio di campionato da incubo. Prestazioni insufficienti e tanto nervosismo in campo: Calabria, infatti, è l’unico giocatore dei Top-5 campionati europei 2019/20 ad aver collezionato già 2 cartellini rossi, l’ultimo dei quali per un maldestro tentativo di fare un colpo di tacco a centrocampo. La sensazione è che si stia profilando una grande occasione per Andrea Conti: se il nativo di Lecco dovesse tornare quello dell’Atalanta potrebbe essere giunto davvero il momento di scalzare il compagno di squadra dalla titolarità.
Di tutt’altro tenore la prestazione della coppa mancina, con Hernandez e Bonaventura decisamente tra i più positivi. Considerando il ritorno da titolare dopo un anno, la prova di Jack è stata più che sufficiente e le sue vivacità e qualità sono mancate davvero in questi dodici mesi. Theo è ormai una certezza, magari un po’ troppo ballerino in copertura, ma quando parte palla al piede puntando l’area avversaria è davvero un piacere ed è l’emblema di terzino moderno che può fare le fortune di una squadra oggi. Insomma, al momento l’asse sinistro è decisamente più in palla dei dirimpettai – non a caso le azioni passavano quasi sempre da lì – ed ora toccherà a Giampaolo (o chi per esso) trovare il modo di far viaggiare il Milan anche sul binario di destra.
This post was last modified on 6 Ottobre 2019 - 20:14