DECISIVO GAZIDIS – A distanza di un anno dalla suggestione Ibra-Milan, la situazione che potrebbe vedere lo svedese in Italia si è ripresentata. Paradossalmente, i rossoneri non sono per nulla la prima scelta del bomber che milita nei Galaxy. L’anno scorso Zlatan sarebbe stato entusiasta di riapprodare a Milanello per continuare a togliersi delle soddisfazioni con una maglia che lo ha visto conquistare il più recente scudetto dei rossoneri. Il suo agente, Mino Raiola, aveva comunicato alla dirigenza Elliot che Zlatan sarebbe stato disposto ad accettare un contratto di 6 mesi, per poi valutare un eventuale rinnovo nel caso di un rendimento all’altezza. Questo, inspiegabilmente, non è mai stato considerato da Gazidis in quanto un ingaggio per over 30 non sarebbe rientrato nelle logiche della dirigenza. Ed ecco che il matrimonio tra lo svedese ed il club di Via Aldo Rossi non si è mai concretizzato. Ora la volontà di Ibra di tornare in Italia è molto forte, ma le possibilità di vederlo alla corte di Pioli sono nulle.
RIMPIANTO – Pensandoci bene, analizzando la situazione odierna in cui si ritrova il Milan, quanto avrebbe fatto comodo un rinforzo del genere? Non solo per le qualità risapute, ma anche per farne un simbolo dello spogliatoio, per aggiungere esperienza ad una rosa che ne necessita molto. Attaccante con un eccellente senso del gol, sarebbe potuto essere la spalla ideale di Piatek, per creare un attacco tanto fisico quanto prolifico. Utilizzabile come unica punta o assieme ad un compagno di reparto, Ibra avrebbe garantito sicurezza nel caso di un qualsiasi cambio di modulo. Il dato anagrafico esula dal fatto che non possa fare la differenza, basti vedere i vari Quagliarella, Mertens o Cristiano Ronaldo. Una figura del genere all’interno dello spogliatoio avrebbe senza dubbio creato entusiasmo ed aggiunto esperienza. Nel caso in cui tornasse in Italia e facesse la differenza, Gazidis avrebbe sicuramente le sue colpe.
This post was last modified on 19 Ottobre 2019 - 12:32