Sono sette le domande poste da Affaritaliani.it Milano a Milan e Inter in relazione alla progettazione e realizzazione del nuovo stadio per la città meneghina.
Sull’opzione alternativa a Sesto San Giovanni: “L’unica opzione ad oggi sul tavolo è quella di poter realizzare un nuovo San Siro a San Siro e su questa si è basata la Proposta di Fattibilità e la richiesta avanzata al Comune di Milano. I Club non hanno un altro progetto altrove”.
In caso di no dal Consiglio Comunale: “Se la Giunta Comunale non dovesse riconoscere il pubblico interesse alla Proposta dei Club, l’opzione San Siro smetterà di esistere fin dal suo primo passo procedurale. Qualora dovesse verificarsi tale situazione, e solo allora, i Club definiranno passi successivi, fermo restando l’esigenza di dotarsi di uno stadio in linea con i top club coi quali competono. Status quo e ristrutturazione non sono strade percorribili”.
Se consiglio comunale dovesse approvare e la Sovrintendenza vincolare: “I Club hanno fatto una proposta chiara e precisa. Se si vorrà dire di no – anche solo in parte a questa domanda – i club valuteranno il da farsi. Massima disponibilità con tutti a migliorare il progetto ma non a stravolgerlo nei suoi fondamentali”.
Sulla questione della proprietà di San Siro: “Una precisazione iniziale: oggi lo stadio Meazza non è “dato in gestione” ai Club, ma è loro affidato in regime di concessione fino al 2030, con possibilità di disdetta con preavviso di due anni. Nel merito della domanda, anche la Proposta di Fattibilità per la riqualificazione dell’ambito San Siro che i Club hanno presentato al Comune di Milano si basa sul presupposto di concessione. Qualora la Proposta dei Club fosse approvata in via definitiva, dopo i diversi step previsti dalla procedura della Legge Stadi e i Club vincessero la gara pubblica che dovrà essere indetta dal Comune, oggetto del rapporto sarà sempre una concessione, per la quale dovrà essere siglata una nuova convenzione tra le squadre e il Comune di Milano. La Proposta di Fattibilità avanzata ipotizza una concessione, con costituzione di diritto di superficie, per 90 (non 99) anni, allo scadere dei quali sia lo Stadio sia il distretto multifunzionale saranno riconsegnati al Comune nella piena efficienza e funzionalità”.
Sulla costruzione o meno di edificazioni attorno allo stadio: “Il progetto presentato al Comune di Milano prevede sia la realizzazione dello Stadio sia di un distretto multifunzionale, così come previsto dalla Legge Stadi, necessario a garantire la sostenibilità economica e a raggiungere l’obiettivo di riqualificare l’intera area di San Siro. La definizione del mix di attività potrà avvenire solo a valle del pubblico interesse e si svolgerà nel dialogo procedurale con le istituzioni”.
Sul fatto che Elliott voglia vendere il Milan dopo l’ok al nuovo stadio: “Assolutamente no”.
Sui sondaggi tra i tifosi per il nuovo stadio: “Gli utenti non sono sottoposti a registrazione sul sito ma interagiscono con la survey come utenti anonimi. Il 31% degli utenti che ha interagito con la survey è di Milano”.
This post was last modified on 19 Ottobre 2019 - 00:20