Romagnoli nel vortice di Raiola: Donnarumma docet

Romagnoli ha scelto Raiola, che curerà gli interessi professionali del difensore e capitano del Milan. Il nome di Raiola risuona nuovamente nel mondo Milan, ancora una volta, come da diverso tempo. In primis perché procuratore di Jack Bonaventura e Gigio Donnarumma, con quest’ultimo protagonista di vicissitudini da primo piano. Il contratto di Romagnoli scadrà nel 2022 e il nuovo procuratore potrebbe già spingere sull’acceleratore per rimodulare le cifre o addirittura mettere sul piatto la possibilità di un addio doloroso oltre che pesante come un macigno. Il nome di Raiola accostato al capitano apre scenari che prima non erano neanche lontanamente immaginabili: una previsione non ottimistica, semplice utopia che potrebbe però scrivere un’altra pagina nera della recente storia del Milan.

Raiola lo conosciamo, il super agente da prima pagina per abilità e capacità indiscusse nel suo campo. Romagnoli ha dunque scelto di far parte della scuderia del vulcanico agente italo-olandese, che accompagnerà il capitano in un eventuale salto di qualità a livello di immagine, ma anche nell’ambito economico. Una scelta che riporta alla memoria il momento del rinnovo a sorpresa, in compagnia di Fassone e Mirabelli tra le coppe di Casa Milan. Certezze zero, un futuro buio, nessuna base. L’unica era quella targata Romagnoli, una figura sulla quale è stato costruito il Milan che ora cerca la via d’uscita da una crisi che sembra infinita. Un percorso naturale quello del capitano rossonero, che ha conquistato la fascia sul campo ma anche fuori, raccogliendo la pesante e scomoda eredità di Bonucci, maestro e insegnante di buone abitudini da guida per la squadra (archiviando ritorni e tradimenti di colori di maglia).

Con Mino Raiola non cambia l’immagine o lo spessore di capitan Romagnoli, intendiamoci. La questione proietta forse all’idea di un sequel della telenovela Donnarumma che sta scrivendo le pagine di un presente ricco di domande e dubbi. L’idea che anche un punto fisso come Romagnoli possa virare verso il mondo dell’incertezza, lascia sicuramente desiderare. Un vortice pericoloso che risuona nel mondo Milan come una potenziale bomba non ancora innescata, ma che potrebbe ridisegnare un futuro che sembrava (ed è) unicamente e totalmente rossonero. Romagnoli non ha mai veramente ricoperto il ruolo da calciatore copertina, sempre in primo piano per prestazioni, esempio, mentalità e una giovane età che promette una garanzia per la Nazionale e per il Milan. È quasi difficile immaginare capitan Romagnoli protagonista di questioni extra campo, rinnovi da discutere, incontri e tira e molla senza tempo. Il Milan ha scelto un altro capitano, lontano e distante da incertezze, portatore sano di futuro rossonero.

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