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Il derby chiama, una gara a sé tra entusiasmo e aspettative

La partita tanto attesa si avvicina. Ancora una giornata di campionato (a Verona contro l’Hellas) e poi sarà finalmente derby di Milano. Siamo solo agli inizi, ma il clima che si respira nelle due sponde del capoluogo lombardo appare già evidente: tanto entusiasmo da parte dei nerazzurri, dubbi e preoccupazioni per i rossoneri. Si sa, il derby della Madonnina è una partita a parte, saltano tutti gli schemi e un pronostico è la cosa più difficile da fare. A dimostrazione di ciò, basta guardare l’entusiasmo del tifo milanista nonostante un inizio non troppo felice: si parla già di oltre 60.000 biglietti venduti.

UNA PARTITA A SÉ – Se dovessimo basarci sulle recenti prestazioni delle due squadre, non ci sarebbe partita. Da una parte l’Inter di Antonio Conte che vince e convince con 6 gol fatti e 1 subito, con l’entusiasmo per un super Lukaku, per i nuovi acquisti, per il nuovo allenatore ecc. Dall’altra un Milan che in due giornate ha già cambiato modulo, 1 gol fatto e 1 subito, Piatek che non segna, il gioco che manca e una stagione che stenta a decollare. Ma, per fortuna, il calcio non è fatto di soli numeri, soprattutto quando si parla della stracittadina più importante d’Italia. É un discorso che viene fatto ogni stagione prima di un derby, e ogni volta viene puntualmente confermato. Fare pronostici è inutile, molto spesso è proprio la squadra sfavorita ad avere la meglio. Basti pensare, purtroppo, all’ultimo derby di Milano del marzo scorso, quando il Milan arrivava sulle ali dell’entusiasmo e puntava dritta al terzo posto, e l’Inter di Spalletti era in crisi, scivolata in quarta posizione e alla ricerca di certezze. 3-2 finale e derby all’Inter.

PUÒ SVOLTARE LA STAGIONE? – Forse è ancora troppo presto per parlarne. Un derby è un derby, ma siamo pur sempre a Settembre. Inutile dire quanto sarebbe importante una vittoria, non tanto per la classifica, quanto per il morale. Una partita del genere giocata così presto è un arma a doppio manico: potrebbe rappresentare la svolta sia in positivo che in negativo. Una vittoria darebbe uno slancio importante agli uomini di Giampaolo, aumenterebbe le certezze di un gruppo che ne è alla disperata ricerca. Una sconfitta non sarebbe certo una tragedia, ma ad una squadra così giovane e ancora così poco solida, perdere la stracittadina milanese non farebbe di certo bene.

SAN SIRO C’É – Va bene il periodo, va bene lo stato di forma, ma la cornice che formano i tifosi riempiendo lo stadio è ciò che può veramente fare la differenza. E anche questa volta, San Siro risponde presente. Ad oggi si parla di oltre 60.000 poltrone occupate ed è stata aperta la vendita libera. I tifosi sono da sempre il dodicesimo uomo in campo. La grinta e la carica che ti può dare uno stadio pieno non ha eguali. Anche quest’anno, come per ogni derby, ci aspetta un grande spettacolo sotto questo punto di vista.

This post was last modified on 6 Settembre 2019 - 15:22

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Published by
Pasquale Conte