Punti interrogativi e poi conferme: Suso ancora protagonista?

“Sarà l’ultimo anno, ultima stagione, con l’offerta giusta partirà sicuramente”. Parole, parole, sempre più parole. Per il quarto anno consecutivo Suso è stato protagonista di numerose voci di mercato e indiscrezioni che vedevano il futuro dello spagnolo incerto, molto spesso l’ipotesi più gettonata è stata quella di vederlo lontano dal Milan e da Milanello. Eppure, il numero 8 rossonero, come puntualmente accade ad ogni inizio di stagione rimane un elemento di straordinaria importanza nella rosa rossonera, nonchè, probabilmente il più talentuoso nello scacchiere di Giampaolo.
Insomma, colui che è capace con una singola giocata di fare la differenza e sbloccare il risultato. È successo anche sabato scorso contro il Brescia, quando la gara di San Siro ha visto andare in gol Calhanoglu di testa grazie ad un pregevole assist dello spagnolo. Insomma, Suso quando è in forma è un giocatore a cui il Milan non può e non deve farne a meno.

POSIZIONE IN CAMPO – Uno dei problemi principali che riguarda Suso, se problema vogliamo proprio definirlo, è caratterizzato da una sua vistosa difficoltà nel provare anche solo ad immaginarlo lontano dalla sua mattonella preferita, la fascia destra.
I primissimi segnali sono arrivati ad inizio stagione 2017-2018, quando il Neo Milan sotto la guida della coppia Fassone-Mirabelli sul mercato, tra i tanti acquisti regalati al tecnico Montella, cerca di agevolare quello che sembrava il più importante, ovvero Leonardo Bonucci, a suo agio nell’iniziale 3-5-1-1, modulo in cui Suso avrebbe dovuto fare il trequartista dietro un’unica punta. Esperimento fallito quasi subito, e passaggio immediato al 4-3-3.
I mesi passano, arriva Gattuso, e privarsi di Suso esterno non è tra le idee dell’allenatore calabrese. Tutto scorre liscio e lo spagnolo, tra una difficoltà e l’altra, dovute a problemi evidenti di poca continuità, riesce comunque a portare a casa un bottino di goal e assist niente male.

OGGI COME ALLORA – Oggi, con Giampaolo in panchina, il discorso fa davvero molta fatica a subire un cambiamento netto. Il tecnico abruzzese per tutto il precampionato ha provato Suso come trequartista, tentando un adattamento che è stato accantonato addirittura dopo la prima giornata di Serie A. Non è da escludere che l’ex allenatore della Sampdoria riproponga questa soluzione nei mesi a venire, ma la sensazione è che il classe ’93 agirà principalmente nella sua posizione, quella a destra. Il modulo, col passare delle settimane potrà variare, 4-3-1-2 o 4-3-2-1 che può camaleonticamente rievolversi in un 4-3-3, ma Giampaolo sa che lo spagnolo rende al meglio se può allargarsi, e agire su quella fascia da cui non riesce proprio a schiodarsi.
L’andaluso è chiamato ora ad esplodere definitivamente, pendere per mano i compagni e diventare un uomo-squadra a 360 gradi. Da lui ora il mondo Milan si aspetta molto e lo stesso Suso deve dimostrare di aver raggiunto la maturità giusta.

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