Mancano giusto 24. Dopo le prime tre uscite poco convincenti dal punto di vista delle prestazioni, la “banda Giampaolo” si appresta ad affrontare un’Inter capolista che, nonostante i tentativi di abbassare la pressione e le aspettative, non è affatto in crisi e, piuttosto, si ritrova più affamata che mai dopo l’inaspettato e deludente pareggio di Champions contro lo Slavia Praga. E’ la sfida dei tecnici, è la sfida dei bomber: da un lato Giampaolo, che di derby a Genova non ne ha persi mai, e il “Pistolero” Piatek tornato finalmente al gol dopo 119 giorni; dall’altro il “guerriero” Antonio Conte, da allenatore sempre imbattuto contro il Milan, e il suo pupillo Lukaku, chiamato al riscatto.
Quando ormai sembrava delineato l’undici con il quale Marco Giampaolo scenderà in campo domani sera nel derby della Madonnina, ecco la sorpresa: Paquetá e il modulo con il trequartista. Dietro tutto come al solito: eccezion fatta per Conti, confermato al posto dello squalificato Calabria, è la difesa è quella delle prime tre giornate con Donnarumma, dietro a Romagnoli, Musacchio e Rodriguez. Così come a centrocampo, dove il ballottaggio Biglia-Bennacer pare sia stato vinto dall’argentino, che andrà ad agire in cabina di regia in mezzo al “guardaspalle” Kessie e a Calhanoglu. In attacco viene il bello: dopo cinque giorni a discutere di chi avrebbe potuto occupare la casella di sinistra insieme a Suso (a destra) e Piatek, con Rebic favorito nella sfida a tre con Paquetá e Castillejo, ora spunta l’idea 4-3-1-2, con il brasiliano che andrebbe ad agire dietro al “Pistolero” e allo spagnolo, in veste di seconda punta. Un’ipotesi, quella testata nell’ultima parte dell’allenamento di oggi, che però lascia qualche dubbio e che non ci sentiamo di confermare, prevedendo ancora l’ex Eintracht nel 4-3-3 (o nel c.d. “albero di Natale”).
Dall’altra parte Antonio Conte è chiamato alla vittoria dopo il passo falso europeo, ma è alle prese con alcuni dubbi di formazione e non solo di uomini: con ogni probabilità sarà 3-5-2, il 3-4-2-1 è una tentazione. Dietro in realtà non ce ne sono molti: Handanovic in porta e in difesa terzetto Skriniar-De Vrij-Godin. E’ il centrocampo infatti il reparto che può riservare più sorprese: se conferma il recupero fisico, Candreva largo a destra con Asamoha dall’altra parte; in mezzo invece, con gli intoccabili Sensi e Brozovic, la novità è rappresentata da Vecino, in vantaggio su Barella (nonostante si sia sbloccato martedì) e Gagliardini, bocciato dopo la prima di Champions. In attacco, il grattacapo riguarda la spalla di Lukaku: Lautaro o Sanchez? Il cileno stuzzica il tecnico ex Juve, ma un esordio nella stracittadina milanese rimane un rischio. Dunque Martinez, il quale in questo momento offre maggiori garanzie.
Milan (4-3-3): Donnarumma G.; Conti, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Biglia, Cahanoglu; Suso, Piatek, Rebic. All. Giampaolo.
Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Godin; Candreva, Sensi, Brozovic, Vecino, Asamoha; Martinez L., Lukaku. All. Conte.
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This post was last modified on 20 Settembre 2019 - 20:34