Nonostante una considerevole politica al risparmio, il Milan al netto dei contratti precedentemente stipulati ha il quarto monte ingaggi della Serie A. Con 115 milioni di euro, quindi, i rossoneri occupano la quarta posizione dopo Juventus (294 milioni), Inter (139 milioni) e Roma (125 milioni) mentre precedono il Napoli (103 milioni) e la Lazio (72 milioni). Un quarto posto figlio dell’ingaggio mostre di Gigio Donnarumma, fissato a 6 milioni di euro.
Se si guardano i restanti ingaggi, infatti, si possono notare degli stipendi relativamente bassi. I 3,5 milioni di Romagnoli e Biglia, oltre ai 3 di Rebic e Suso o addirittura gli 1,8 o 1,7 di Piatek e Paquetà, al netto del valore dei giocatori sono stipendi relativamente bassi. Senza dubbio, quindi, il Milan non ha una politica di stipendi esosa ma paga la precedente gestione rea di concedere stipendi troppo alti secondo gli standard attuali.