CONVOCAZIONI – Archiviata la vittoria di Brescia, il Milan si prepara a riordinare le idee in vista della trasferta di Verona per provare a dare il via ad una striscia di risultati positivi. La gara contro i lombardi ha fornito molti spunti a Giampaolo su cui riflettere ed agire, ma questa volta l’allenatore si trova dinnanzi ad una piccola insidia: la pausa nazionali. Di fatti sono 15 i rossoneri convocati con le rispettive nazionali, di cui 9 titolari. Oltre a Romagnoli e Donnarumma che ieri sono stati protagonisti della trasferta in Armenia con gli azzurri, nel reparto difensivo anche Rodriguez ha agito da titolare con la sua Svizzera. A centrocampo diverse assenze con Kessie ed i due campioni del loro continente, Bennacer e Paqueta, impegnati in una serie di amichevoli. Piatek proverà ad interrompere il suo digiuno di gol con la Polonia mentre Suso e Calhanoglu saranno impegnati nelle qualificazioni agli europei 2020. Giampaolo si ritrova dunque a preparare la gara di Verona, in programma il 15 Settembre alle 20:45, con molte assenze. Una notizia che infondo potrebbe rivelarsi non del tutto negativa per il club di Via Aldo Rossi.
QUALITÀ RICERCATA – Benché il mister non possa contare sulla presenza di molti titolari, la convocazione in nazionale è pur sempre una buona notizia. Questo mette in luce che la qualità dei rossoneri non è solamente una trovata di Giampaolo ma bensì abilità notata anche dai commissari tecnici. Spesso in un momento no di un giocatore, la pausa nazionali è un’occasione per distrarsi dal proprio campionato e alleggerire la pressione. È il caso che riguarda il numero 9 del Milan, che dopo due gare a secco è stato subito bersagliato da molte critiche. Le gare con la Polonia potrebbero rappresentare le giuste cartucce per far tornare il pistolero a sparare. Ma al di la di un comprensibile periodo no, le tante convocazioni sono un segnale importante ad allenatore e tifoseria. Il Milan di qualità ne possiede molta e nonostante ci siano pochissimi calciatori con esperienza in Champions, ce ne sono molti altri con esperienza nazionale. E non si tratta assolutamente di un fattore da sottovalutare, visti i numerosi incontri tra campioni con le nazionali che sono senza dubbio occasioni di crescita personale.
This post was last modified on 6 Settembre 2019 - 22:01