Milan, primo mese da incubo: ma la società dov’è?

A un mese dall’inizio del campionato e tre dalla formazione del nuovo Milan targato Giampaolo, le cose che non funzionano sono decisamente di più rispetto a quelle che funzionano. Quello che si è visto ad oggi è una squadra senza idee, senza personalità e incapace di attaccare. Con un allenatore apparentemente un po’ confuso, che dice di non esserlo ma lo è evidentemente. Insomma squadra e allenatore, che poi sono chi ci mette il faccione la domenica, per il momento non vanno. Sarà questione di giorni, settimane, mesi: fatto sta che in questo momento di quella riconoscibilità tanto invocata da Giampaolo non v’è traccia.

ASSENTI

Così come non v’è traccia della società. Fatto già di per sé anomalo, ancor di più dopo un derby giocato male, tanto per cambiare, e un inizio di campionato tutt’altro che incoraggiante. Scaroni si è fatto sentire sulla questione stadio, alimentando una serie di discussioni che vanno avanti da mesi pur senza alcun tipo di punto di svolta, nei giorni prima del derby. Mentre Boban e Maldini, da cui era lecito aspettarsi spiegazioni o quantomeno considerazioni, dopo l’ennesimo derby perso e un primo mese di stagione oggettivamente insufficiente, non hanno proferito parola. Al contrario di quanto non avessero fatto nella settimana pre-derby: quando il croato aveva parlato ai canali ufficiali del Milan e l’ex capitano alla Gazzetta. Ma tutta roba fredda, trita e ritrita.

NESSUN RIPARO

Squadra e allenatore per il momento non sembrano andare nella stessa direzione. Il che è inevitabile, del resto parliamo di un allenatore con tante idee e una squadra con tanti giovani, binomio che per funzionare ha inevitabilmente bisogno di tempo. Per questo oggi ci si aspetterebbe una società più presente, in grado quantomeno di dare una parvenza di unità. Dando (o meno) garanzie sul futuro di un allenatore che ad un mese dall’inizio pare già in bilico. E invece dopo il derby se sono andati, scuri in volto sì, ma incapaci di comunicare cosa pensa il club Milan di questo inizio e che cosa abbia in mente per il futuro. Insomma la loro presenza dovrebbe schermare squadra e allenatore da un lecito accanimento mediatico. La loro assenza, invece, non fa che alimentarlo.

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