Se da un lato ha portato un po’ di freschezza al gioco, conquistando tra giocate alla brasiliana e qualche accelerazione la simpatia dei tifosi del Milan, dall’altro Lucas Paquetá fa discutere. Per il centrocampista brasiliano la parola giusta potrebbe essere ‘strano’. Sì, strano. Strana è la sua collocazione tattica in mezzo al campo, strano è il suo rapporto con Giampaolo, strana è la sua titolarità in mezzo al campo non ancora certa.
MEZZALA E INFORTUNIO – Da quando il brasiliano è arrivato dal Flamengo nel gennaio 2018, con Gattuso è stato quasi sempre titolare fino all’infortunio contro l’Udinese. Prima la partenza da mezzala e il gol nel 3-0 al Cagliari, poi il ruolo da trequartista proprio nel match contro i bianconeri. Quindi il ritorno in campo contro il Torino all’Olimpico, quello della sconfitta che è costata la Champions League.
CON GIAMPAOLO STESSA MUSICA – In questa estate cambio di allenatore, ma la musica è stata sempre la stessa. Giampaolo lo vede come mezzala, ma c’è chi ipotizza per lui un ruolo dietro le punte, affidato a Suso nel primo deludente match di Udine costato sconfitta e cambio di modulo. In Friuli Paquetá era titolare, contro il Brescia a San Siro no. Ma nei 20 minuti giocati da subentrato, le buone giocate del brasiliano oltre al palo colpito dopo un superbo gioco in velocità hanno convinto tutti. Eccetto Giampaolo, che nella conferenza a fine match ha detto: “Lucas dovrebbe compiere meno movimenti ‘alla brasiliana’ e italianizzarsi, cercando di mantenere la posizione e giocando semplici. Ma capisco che siamo solo alla seconda di campionato e gli schemi non sono assimilati“.
TANTI DUBBI – Insomma, sarà titolare o no per il resto della stagione? Meglio provarlo dietro alle punte o esterno di centrocampo? Tanti dubbi da valutare a stagione in corso. Intanto i rossoneri si preparano per il Verona, con una notizia positiva in più: il ritorno in campo di Theo Hernandez, che dopo l’infortunio in Icc con il Bayern promette di ‘sgaloppare’ sulla fascia come non mai.