Leao, da grande acquisto a punto di domanda in attacco

Acquistato quest’estate dal Lille per 35 milioni, presentato come un giovane di grandi prospettive, protagonista della gloriosa cavalcata in Ligue 1 dello scorso anno, oggi Rafael Leao è un enorme punto di domanda. Solo pochi minuti giocati ad Udine in questo inizio di campionato, troppo poco per giudicarlo. Quel che è certo è che l’acquisto di Ante Rebic e il cambio modulo non aiutano l’inserimento di un classe ’99 che ha ancora molto da dimostrare per riuscire a scalare le gerarchie di Marco Giampaolo. Seconda punta perfetta per il 4-3-1-2, può all’occorrenza giocare anche da esterno nel 4-3-3 o al posto di Piatek come prima punta, ma ad oggi è difficile pensare di vederlo giocare dal primo minuto.

MAI LA PRIMA SCELTA – Almeno per quel che si è visto nelle prime due di campionato. Mister Giampaolo fin qui non lo ha mai considerato per un posto da titolare. A Udine è sceso in campo il famoso 4-3-1-2 con Suso trequartista dietro Piatek e Castillejo, preferito al giovane attaccante portoghese. Qui Leao ha avuto la possibilità di giocare qualche minuto nel finale, ma la situazione era ormai compromessa. La squadra era sotto 1-0 e non sembrava riuscire a reagire, e i 0 tiri in porta ne sono stati la dimostrazione. Poi arriviamo alla partita col Brescia della scorsa settimana. Bocciato Piatek a sorpresa, la scelta più logica e naturale per sostituire il polacco sarebbe stata Leao. E invece no. A sorpresa – anche per scelte legate al mercato – André Silva in campo dal primo minuto e l’ex Lille ancora una volta relegato in panchina. A differenza di Udine, però, non ha avuto la possibilità di giocare neanche un minuto.

E ORA? – Per come si sono messe ora le cose, la situazione Leao è ancora più complicata di prima. Il cambio modulo sicuramente non aiuta il giovane portoghese, che non può più occupare il posto di seconda punta di fianco a Piatek. Difficile pensare anche di vederlo come esterno, considerando la quantità di giocatori presenti in quel ruolo, a cui va aggiunto Ante Rebic. Il croato, arrivato nelle ultime ore di mercato, rappresenta l’altro problema principale di Leao, che ora dovrà giocarsi il posto proprio con l’ex Eintracht. I due giocatori, per certi versi, sono molto simili. Sia Leao che Rebic prediligono il ruolo di seconda punta, possono giocare anche da esterni (probabile l’impiego di Rebic in quel ruolo a Verona) e, all’occorrenza, possono anche essere impiegati come prima punta al posto di Piatek. L’unica possibilità di vederli giocare insieme è pensare ad un Milan senza il bomber polacco davanti, con i due a dividersi il ruolo di prima punta ed esterno sinistro.

INVESTIMENTO SICURO – Nonostante le più ombre che luci viste sin qui, Rafael Leao rimane un investimento sicuro. Infatti, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport quest’oggi, durante gli ultimi meeting societari Maldini, Boban e Massara hanno parlato anche dell’attaccante portoghese. Dal punto di vista del campo, il classe ’99 viene visto come un jolly d’attacco, da poter utilizzare in diversi ruoli, seppur non dal primo minuto, almeno per ora. Dal punto di vista prettamente economico invece, la società considera Leao un investimento che porterà i suoi frutti. I dirigenti sono sicuri dell’esplosione del portoghese, e quindi del futuro incremento del suo valore di mercato.

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