Un Milan a tratti – più che altro nel primo tempo – discreto crolla sotto i colpi di un’Inter più forte e sicuramente più cinica. Male Piatek, di nuovo a secco dopo il gol di Verona, così come Rodriguez e Calhanoglu. Capitan Romagnoli tradisce, facendosi sormontare da Lukaku. Rincuorano Leao, dinamico e incisivo, e Theo Hernandez, entrato bene nel finale.
DONNARUMMA 7 – Formidabile. Risponde presente due volte a Lukaku in pochi kinuti (18′ e 20′), poi compie un vero e proprio miracolo sulla rovesciata di D’Ambrosio. Nulla può in occasione della sfortunata ma fatale deviazione di Leao e sul colpo di testa di Lukaku.
CONTI 5.5 – Partita a tratti rincuorante quella del terzino rossonero, titolare dopo tempo ma attento e puntuale sia aventi che dietro per tutti il primo tempo. Paga l’entrata folle che causa la punizione, sugli sviluppi della quale l’Inter fa 1-0.
MUSACCHIO 6 – Questa sera il migliore della coppia centrale. Sventa tutti i pericoli nerazzurri e tiene botta con Lautaro, cliente scomodissimo.
ROMAGNOLI 5 – Amnesia determinante quello del capitano, che si fa sovrastare da Lukaku sul cross di Barella. Fino a quel momento partita impeccabile, ma l’errore peso.
RODRIGUEZ 5 – Sempre il solito Rodriguez: prima un retropassaggio killer a Donnarumma, poi la dormita sul palo di D’Ambrosio. Prestazione da dimenticare (dal 72′ T. HERNANDEZ 6.5 – Dà la scossa ai rossoneri, quella che manca. Nel finale sfiora la rete, che solo il palo esterno gli nega).
KESSIE 6.5 – Nel primo tempo vince a mani basse il duello con il temutissimo Sensi. Poi nella ripresa, dopo gli innumerevoli kilometri macinati, crolla.
BIGLIA 5.5 – Poche verticalizzazioni, poche idee: l’argentino non disputa una gara così disastrosa, ma dai suoi piedi non scocca ai la scintilla.
CALHANOGLU 5 – Il prosegue sull’onda lunga (e negativa) di Verona, sbalgiando alcuni appoggi elementari, da uno dei quali nasce l’occasione di Lukaku al 18′. Segna un gol meraviglioso, peccato che sia a gioco fermo (dal 66′, PAQUETÁ 5.5 – Acclamato a gran voce dai tifosi per la sua tecnica e sinuosità, ha l’occasione per mettersi in mostra e far male all’Inter per circa mezz’ora. Purtroppo, dopo un ingresso incoraggiante – con il cross pregevole per Piatek – si spegne sotto i colpi di Vecino).
SUSO 6 – Difficile giudicare lo spagnolo: a differenze di quanto fatto vedere in passato, questa volta l’aria di derby non lo infervora, ma allo stesso modo il gioco passa sempre da i suoi piedi. Ha sulla coscienza il pallone non ceduto a Leao al 41′ dopo una cavalcata, giusto sottolinealo, esaltante.
PIATEK 5 – La pistola si è rinceppata. Il “Pistolero” come spesso fa, pretende palla suoi piedi e fatica ad inventare qualcosa anche lontano dalla porta. Questa volta però sciupa anche quando l’opportunità gli viene concessa.
LEAO 6.5 – Impatto eccellente quello del portoghese: salta l’uomo, fa a sportellate, crea la superiorità numerica. Nella ripresa si spegne, avendo solamente 20′ minuti nelle gambe disputati nella ripresa di Udine. Quella palla non ricevuta da Suso nel primo tempo rimane un rimpianto (dall’81’ REBIC s.v.).
GIAMPAOLO 5.5 – Il Milan disputa una gara tutto sommato sufficiente dal punto di vista del gioco complessivo, ma anche stasera i tiri nello specchio di Handanovic sono zero. Azzecca la mossa Leao, anche se Bennacer in panchina lascia ancora qualche perplessità. Il bel gioco del “Maestro” è ancora un miraggio.