Questo inizio di stagione ha lasciato l’amaro in bocca un po’ a tutti. Ai giocatori, all’ allenatore, alla dirigenza e – soprattutto – al tifo rossonero. Le premesse scaturite dalla pre season non erano di certo le migliori. Con un allenatore nuovo, una dirigenza nuova, dei risultati altalenanti nelle amichevoli e nessun colpo di mercato che è riuscito a scatenare l’entusiasmo dei tifosi, difficilmente ci si poteva aspettare un en plein. Ma, allo stesso modo, in pochi si aspettavano un inizio di stagione così brutto e incolore. 3 KO in appena 5 gare, 3 gol fatti (di cui 2 su rigore), 5 subiti e tanto, tanto lavoro ancora da fare. Ma di chi sono le principali colpe? Analizzando le opinioni dei tifosi, si può notare che c’è una spaccatura tra chi dà tutte le colpe a giocatori e allenatore, e chi invece ha trovato delle attenuanti.
I PESSIMISTI – Sono coloro che, alla luce delle prime uscite stagionali del Milan, hanno già individuato i colpevoli: i giocatori e l’allenatore. La colpa di molti dei giocatori visti fino ad ora, secondo questa frangia di tifosi, è di non essere da Milan, di non avere le qualità giuste per puntare alla Champions League, di non avere la fame che ha da sempre caratterizzato i rossoneri. Ma il principale colpevole rimane lui: Marco Giampaolo. L’allenatore abruzzese è nel mirino di buona parte della tifoseria rossonera. Preparazione atletica insufficiente, confusione in campo e fuori, giocatori messi fuori ruolo, nuovi acquisti non ancora pienamente inseriti e si potrebbe andare avanti ancora per molto. Insomma, per questi tifosi – i pessimisti, appunto – l’unica soluzione è il cambio in panchina.
GLI OTTIMISTI – Dall’altra parte ci sono gli ottimisti. Parliamoci chiaro, ad oggi probabilmente non c’è nemmeno un tifoso che non ha qualcosa da ridire su rosa e allenatore. Ma, a differenza dei pessimisti, questa parte di tifosi non li ha ancora sentenziati. O meglio, crede che ci siano anche altre motivazioni che hanno portato a questo brutto inizio di stagione. Troppo poche 5 partite per dare un giudizio definitivo su allenatore e giocatori. La principale attenuante trovata da questo frangia sono gli errori arbitrali. Certamente non determinanti, ma che comunque hanno avuto il loro peso in un esordio così delicato. Si può pensare, per esempio, al tocco di mano di Samir in Udinese-Milan, giudicato involontario dall’arbitro. O al gol annullato a Kessié nel derby. Episodi dubbi che avrebbero potuto rendere questo inizio di stagione meno amaro.