Era il ritornello di Adriano Galliani. Quello che ha preceduto ritorni eccellenti, da Sheva a Kakà. Quello che, vuoi o non vuoi, accendeva l’entusiasmo della curva e dell’intero ambiente rossonero. Quel “Certi amori non finiscono” che tante volte era sinonimo di accordi più o meno vicini. Adesso, però, quegli stessi amori a Milanello faticano addirittura a sbocciare. Vedere per credere, ad esempio, i rapporti di Lucas Paquetà e Krysztof Piatek con Marco Giampaolo.
Figli calcistici di Leonardo, colui che li volle fortemente portare a Milano in gennaio, anche a costo di compiere un esborso che, forse, il club non poteva realmente permettersi. Lo strano duo formato dall’estroso brasiliano e dal freddo bomber polacco era la base – insieme a Romagnoli – della ripartenza rossonera, dopo il flop nella corsa Champions del maggio scorso. Pupilli di un dirigente andato via, ma destinati a riprendere a trascinare il Diavolo. Almeno in linea teorica.
Già, perché finora i due non hanno poi così brillato. Paquetà, soprattutto, paga una Coppa America che ne ha condizionato la preparazione, oltre ad una collocazione tattica ancora incerta. Per il neo numero 9 – forse sarebbe il caso di accantonare questa maglia per qualche tempo – invece la problematica è collegata alla mancanza di gol su azione dall’inizio della pre-season ad oggi.
In tutto ciò, oltretutto, vi sono delle piccole, ma evidenti, incomprensioni mediatiche con Giampaolo. Vedi le parole di Paquetá su Instagram inerenti l’essere brasiliano o l’esultanza – forse polemica, forse no – di Piatek. Che comunque, in alcune dichiarazioni, qualche minima frecciata all’ex tecnico doriano l’ha data, anche se fra le righe.
Adesso, comunque, arriva il derby. E se fosse la notte del Meazza a risolvere tutto?
FOLLOW ME:
on Instagram @teoocchiuto
on Twitter @teoocchiuto
This post was last modified on 19 Settembre 2019 - 23:25