Giampaolo come Gattuso. Il Corriere dello Sport rivela che Calhanoglu sarebbe entrato nelle grazie dell’allenatore pescarese tanto da essere considerato un punto fisso come lo era per il calabrese.
Dopo un’estate in cui non era nemmeno certa la sua permanenza – il Lipsia si è fatto vedere, ma non ha soddisfatto – il turco è pronto a (ri)prendersi le chiavi del Milan. Archiviato l’esperimento regista, da mezz’ala Calhanoglu è tornato ad essere un tassello puntuale nella costruzione di gioco contro il Brescia e la sua zuccata è valsa anche i primi tre punti della stagione.
Pur essendo un trequartista puro, Hakan preferisce giocare nei tre di centrocampo piuttosto che esterno d’attacco, perché parte più centrale e può esaltare meglio le sue caratteristiche. Al momento ha tolto il posto a Paquetà, che paga sicuramente il rientro posticipato dalle vacanze dopo la Copa America. Ma proprio con il reinserimento del brasiliano, Calhanoglu potrebbe tornare davanti, magari con un impostazione simile a quella con Bonaventura. Ovvero, gli scambi veloci con Paquetà portano il turco a giocare più dentro il campo per lasciare lo spazio d’inserimento al brasiliano.
Calhanoglu rimane un giocatore importante per il Milan e Giampaolo si affida a lui anche per la trasferta di Verona.