Sorridente e sicuro di sé. Si presenta così Rafael Leao nella prima intervista rossonera realizzata da Milan Tv. “Sono veloce e gioco nell’uno contro uno – ha detto il portoghese – non sono individualista: voglio fare tanti assist”.
È cresciuto giocando alla playstation con il Milan, guardando su Youtube i video di Maldini, Rui Costa, Seedorf e soprattutto Kakà. È il suo idolo, si ispira a lui. Anche le caratteristiche di gioco sono quelle, la rapidità prima di tutto. “È un orgoglio per me essere dove lui ha scritto la storia”, ha detto in presentazione. Si è dimostrato molto umile nelle sue parole, pronto al servizio della squadra. Vuole aiutare Piatek a fare gol, l’ha definito un grande attaccante: “più gol farà, meglio andrà la squadra”. Leao adora non avere una posizione fissa in campo, gli piace essere libero di svariare per andare a prendersi la palla negli spazi e poi puntare.
Il portoghese non sa solo assistere i compagni, sa anche fare gol. Fino adesso più di qualità che di quantità. Insomma solo gol pesanti: quelli con cui il suo Portogallo ha vinto l’europeo under 17, o la finale dell’under 19. La prima rete con i grandi è arrivata contro il Porto, ai tempi dello Sporting Lisbona. Sempre con il telefono all’orecchio. Questa è la sua esultanza ed è stata inventata per la famiglia. Rafael racconta quando giocava da piccolo, dopo le partite chiamava il padre per parlargli dei suoi gol e da lì è diventata un’abitudine. Tante volte dopo ha alzato la cornetta per dire “ehi papà ho segnato ancora!”.
È un ragazzo giovane e molto attaccato ai valori della casa. Leao si è presentato a Milano con tutta la sua famiglia al seguito, sempre con il sorriso che ha caratterizzato questi giorni di grande cambiamento. Ha chiuso con un messaggio ai tifosi in italiano, ma è già pronto per passare dalle parole ai fatti. Il ragazzo è molto sicuro di sé, sa di essere un talento e non vede l’ora di dimostrarlo a San Siro.