In tempi non sospetti, mentre la società un giorno sì e l’altro pure trattava la cessione, era stato Marco Giampaolo a dire a tutti che Suso era il giocatore che gli stava dando le maggiori soddisfazioni, sia per dedizione che per comprensione dei suoi dettami tattici. E lo stupore è maggiore se si pensa che in quel ruolo, da trequartista, più volte era stato provato dai precedenti allenatori, dimostrando sempre poca attitudine e/o volontà. Sintomo ulteriore di come il lavoro dell’ex tecnico della Sampdoria, a Milanello stia dando, fin da subito, ottimi frutti.
Ieri a Cardiff quella di Suso è stata una delle sue migliori partite di sempre: bellissimo il tiro a girare che ha permesso al Milan di giungere al pareggio dopo l’iniziale vantaggio di Rashford, delizioso il cross dal quale è scaturito il 2-1 con colpo di testa di Castillejo. Ma non solo. Anche una notevole quantità di palloni giocati, con la capacità di verticalizzare velocemente il gioco proprio come impone il Giampaolo pensiero.
A pochi giorni dalla gara – sempre positiva – contro il Benfica, il numero 8 rossonero ha cercato molto meno le sue vecchie zolle, sulla trequarti destra avversaria. Ed anche questo è un bel segnale. Insomma, lo spagnolo si sta sempre di più calando nelle vesti da trequartista e trascinatore della squadra.
Giampaolo nel post-gara ha elogiato pubblicamente Suso davanti alla stampa definendolo un “fuoriclasse”. Adesso la palla passa alla dirigenza rossonera che dovrà decidere se seguire il pensiero del suo allenatore o continuare nella ricerca di una club a cui cederlo per sacrificarlo all’altare della plusvalenza.